FRANCESCO SARUBBI
Cronaca

Tragedia sul lago d’Iseo. Investita da una barca. Muore bagnante di 64 anni

Fresca Lisa Laygo, filippina da 30 anni a Predore, era un’habituée della spiaggia. L’imbarcazione stava ripartendo dopo aver scaricato dei passeggeri sul molo. .

Fresca Lisa Laygo, filippina da 30 anni a Predore, era un’habituée della spiaggia. L’imbarcazione stava ripartendo dopo aver scaricato dei passeggeri sul molo. .

Fresca Lisa Laygo, filippina da 30 anni a Predore, era un’habituée della spiaggia. L’imbarcazione stava ripartendo dopo aver scaricato dei passeggeri sul molo. .

PREDORE (Bergamo)Stava facendo il bagno nelle acque del lago d’Iseo, a Predore, quando una barca l’ha investita. Per la sessantaquattrenne Frisca Lisa Laygo, origini filippine ma da trent’anni residente nel paese sulla sponda bergamasca del Sebino, non c’è stato nulla da fare. È morta davanti agli occhi del marito. La donna poco prima era entrata in acqua con una tavola.

La disgrazia intorno alle 17 nelle vicinanze del Molo 31, dove si trova una piccola spiaggia libera comunale su via per Sarnico. Una giornata al lago, all’aria aperta, poco distante da casa, per cercare di combattere il caldo afoso e insopportabile di questi giorni di agosto.

Da una prima ricostruzione pare che la barca stesse ripartendo dopo aver attraccato a un pontile per scaricare dei passeggeri. L’imbarcazione in manovra avrebbe virato, colpendo la bagnante alla testa. Chi era al timone della barca pare non si sia accorto della presenza della donna in acqua. La vittima è stata colpita e travolta prima di sprofondare nel lago. È stato solo quando il corpo è riemerso che le urla degli altri bagnanti che ieri si trovavano sulla stessa spiaggetta comunale hanno attirato l’attenzione di chi stava al timone della barca a motore. Con le grida ad attirare l’attenzione, l’allarme è stato immediato.

Una persona si è tuffata nel tentativo disperato di salvare la sessantaquattrenne: la bagnante è stata trascinata sulla riva, dove le è stato praticato il massaggio cardiaco, un disperato tentativo che alla fine si è rivelato inutile. Troppo gravi le ferite provocate dall’imbarcazione, probabilmente dall’elica. Quando sul posto sono arrivati anche i soccorritori, non è rimasto altro da fare che constatare il decesso. Sul posto sono intervenute un’ambulanza, i volontari della Camunia Soccorso, l’automedica e i carabinieri della Compagnia di Clusone per i rilievi di legge. È stato anche allertato il pubblico ministero di turno in Procura.

Disperati il marito, che ha visto in presa diretta ciò che è capitato alla moglie, nonché il figlio e la nuora della vittima quando hanno saputo della disgrazia. Sono stati sentiti i testimoni per chiarire le circostanze, capire come sono andate le cose, accertare le responsabilità. Soprattutto approfondire le modalità dell’incidente, in particolare per quanto riguarda la posizione dell’uomo che stava manovrando la barca e che appunto non si sarebbe accorto della presenza della sessantaquattrenne nelle acque del lago. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che potrebbe anche decidere di disporre l’autopsia.