Legnano, frode al fisco per 5 milioni: 11 arresti. Il capo banda era Mirko Rosa (di MirkoOro)

"Operazione Goldfinger", sgominato il racket criminale nei compro oro della zona. Arrestato anche il suo ex socio. "Un impero fondato sull'evasione fiscale"

Mirko Rosa

Mirko Rosa

Legnano (Milano), 20 giugno 2015 - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito 11 misure di custodia cautelare nei confronti di soggetti appartenenti ad un sodalizio criminale, radicato nel Legnanese e nei comuni limitrofi, dedito alla perpetrazione di reati che nel tempo ha permesso ai membri dell’associazione criminale di raggiungere una posizione di egemonia nel campo delle attività commerciali dei cosiddetti “Compro Oro”. Le indagini, coordinate e dirette dal Sostituto Prouratore. della Repubblica di Busto Arsizio, Nadia Alessandra Calcaterra, hanno consentito di svelare l’esistenza di una solida struttura associativa, finalizzata alla commissione di reati di ricettazione, omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e/o distruzione di documentazione contabile obbligatoria, riciclaggio, falso in registro e notificazioni, concorso in incendio, concorso in simulazione di reato.

Capo dell’organizzazione Mirko RosaMirko Rosa, noto alle cronache locali anche per la pubblicità operata nei confronti delle Istituzioni nonché di Autorità ecclesiastiche e religiose, sia per le “ricompense” promesse a coloro che avessero fornito elementi utili per l’individuazione dei responsabili dell’assassinio di Yara Gambirasio e della titolare di una gioielleria di Saronno uccisa all’interno del proprio esercizioGià prima del provvedimento emesso dall’A.G. di Busto Arsizio, stava scontando la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno della durata di 2 anni, in quanto, nel luglio scorso, era stato arrestato per reati di maltrattamenti in famiglia e di violenza sessuale commessi ai danni della propria convivente.

Oltre 23 le attività economiche finite nel mirino dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Legnano, i quali hanno accertato che: l’oro di provenienza delittuosa ricevuto (o quantomeno, determinati quantitativi dello stesso), veniva “ripulito” attraverso fusione presso fonderie a ciò deputate o attraverso annotazioni fittizie nei registri di PS dei negozi appartenenti alla rete delle imprese gestite dal sodalizio; sono stati sottratti al fisco oltre 5,4 milioni euro di elementi positivi di reddito. Sono attualmente in corso le perquisizioni presso le dimore degli arrestati, effettuate con l’ausilio delle speciali unità cinofile “antivaluta”. Legnano, operazione della Finanza: 11 arresti (StudioSally)

Oltre a Mirko Rosa, questa volta in manette è finito anche il suo ex socio Giacomo De Luca, padre di Nadia la ex compagna di Mirko che a luglio dello scorso anno lo aveva appunto denunciato per lesioni e violenza sessuale. I due avevano messo in piedi un vero e proprio impero di Compro Oro disseminati in tutto il Legnanese e nel Varesotto (Giacomo lo si vedeva soprattutto nel grosso negozio di San Vittore Olona, che di affaccia sul Sempione). Poi - dopo la lite dello scorso anno - le attività erano state smantellate e i negozi chiusi. Giacomo negli ultimi mesi viveva alle Canarie, seppur a volte facesse ritorno a casa, in una villa a Cerro Maggiore nei pressi del Move In. De Luca questa mattina stava ripartendo proprio per le Canarie (Tenerife, dove di recente aveva preso anche la residenza, acquistando un auto di grossa cilindrata con targa spagnola) e la Guardia di Finanza lo ha fermato prima che che potesse raggiungere l'aeroporto. Gli inquirenti sono certi che dietro l'incendio doloso che lo scorso anno trasformò in cenere l"Hummer di Mirko Rosa, vi era proprio De Luca. Una sorta di vendetta per aver picchiato a sangue la figlia.

In tutto sono 26 i capi di imputazione (da ricettazione ad associazione a delinquere) contestati agli undici indagati. Cinque sono finiti ai domiciliari e due con obbligo di firma. Gli altri quattro sono invece appunto in carcere. Oltre a Rosa (41 anni) e De Luca (45 anno), figura anche Luca Rovellini, 48 anni, residente a Parabiago ma molto conosciuto a Legnano dove è nato e cresciuto. Fino  a circa otto anni fa Rovellini era il titolare di un'agenzia immobiliare, nelle immediate vicinanze del maniero di Sant'Ambrogio. Poi appunto aveva conosciuto il De Luca, il quale prima di mettersi in società con Mirko Rosa, aveva aperto un negozio di abbigliamento griffato sul Sempione a San Vittore Olona (anche qui la Guardia di Finanza di Legnano aveva scoperto illeciti legati a capi contraffatti). Stesso capannone dove poi appunto era sorto nel 2011 uno (forse il più grande) dei quasi trenta punti vendita dei Mirko Oro, per i quali Rovellini era il direttore amministrativo insieme al quarto finito in carcere, ovvero Marco Ambrosetti, 49 anni e residente in provincia di Pavia. Il procuratore capo di Busto Arsizio, ha definito l'operazione della Guardia di Finanza di Legnano "esemplare": "Dopo mesi di sapiente indagine, intercettazioni telefoniche e ambientali - ha detto - è stata smantellata una banda che dal 2011 al 2014 aveva messo in piedi un impero economico a suon di evasioni e reati".

Una curiosità: l'operazione della Guardia di Finanza è stata battezzata "Goldfinger", come il titolo di una più famosi film dell'agente 007 James Bond e interpretato da Sean Connery.

di redazione online Legnano e Davide Gervasi