Bruciato Hummer di Mirko Rosa: tracce di benzina nella zona del rogo

L’Hummer di Rosa, come sempre, era parcheggiato all’esterno di uno dei suoi negozi. Un atto intimidatorio nei confronti del titolare del negozio, oppure una vendetta? di Rosella Formenti

Mirko Rosa

Mirko Rosa

Castellanza (Varese), 22 luglio 2014 - Un episiodio inquietante accaduto nella notte tra domenica e lunedì a Castellanza: è stato incendiato un Hummer, un grosso fuoristrada parcheggiato lungo una strada statale alla periferia. Sul caso indagano i carabinieri di Busto Arsizio, guidata dal capitano Antonino Spinnato, subito arrivati sul posto appena segnalato il rogo al veicolo. Proprietario del veicolo è Mirko Rosa, imprenditore nel ramo dei «compro oro» con negozi in tutta la Lombardia, in carcere da mercoledì scorso con l’accusa di maltrattamenti verso la compagna, una giovane di 22 anni. L’altra notte, dunque, è stato dato fuoco all’Hummer di Rosa, parcheggiato all’esterno di uno dei suoi negozi

Dagli elementi raccolti sul posto - tracce di benzina e fiammiferi - non c’è alcun dubbio sull’origine dolosa del gesto. Un atto intimidatorio nei confronti del titolare del negozio, oppure una vendetta? Di sicuro chi l’altra notte ha incendiato l’Hummer, sono convinti gli investigatori, non lo ha fatto per scherzo: indubbiamente il gesto potrebbe essere un messaggio rivolto all’imprenditore in carcere a Busto Arsizio. I militari della compagnia di Busto Arsizio hanno avviato subito indagini per individuare autore e movente del gesto. Mirko Rosa è in carcere da mercoledì scorso. Sabato dopo l’interrogatorio, il giudice per le indagini preliminari ha confermato il fermo.

Il quarantenne è accusato di lesioni e maltrattamenti in famiglia. Secondo quanto ricostruito l’uomo avrebbe litigato con la compagna, una giovane di 22 anni, a causa di un gatto che la donna aveva portato in casa. Il micio ha fatto una brutta fine: sarebbe stato ucciso da Rosa che, nella sua versione dei fatti, ha raccontato del micio che lo avrebbe aggredito mentre la giovane sarebbe intervenuta a difesa del felino. Il litigio sarebbe poi continuato coinvolgendo anche il padre della ragazza nella caserma dei carabinieri dove la giovane si era presentata per la denuncia. 

La versione della giovane fornita ai carabinieri ha disegnato invece un quadro differente: la ventiduenne avrebbe raccontato anche di maltrattamenti e umiliazioni fisiche, insomma una situazione familiare molto pesante. Un quadro ancora da chiarire nel suo complesso da parte degli investigatori. L’imprenditore intanto resta in carcere, in attesa della decisione del tribunale del Riesame riguardo alla richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa. L’altra notte l’incendio doloso che ha danneggiato il suo Hummer, all’esterno del negozio di Castellanza. Un episodio inquietante su cui gli inquirenti stanno cercando di fare luce. Indicazioni potrebbero arrivare anche dalle eventuali immagini delle telecamere nella zona.

di Rosella Formenti