
La "pastasciutta fascista" nasce come provocazione alle tipiche pastasciutte antifasciste organizzate ogni anno in tutta Italia dai partigiani (foto d'archivio)
Varese, 24 luglio 2025 – Una pastasciutta fascista in contrapposizione alla pastasciuttata antifascista in memoria dei Fratelli Cervi che l’Anpi, l’Associazione dei partigiani, sta organizzando in tutta Italia. È la provocazione dei Do.Ra, il movimento di matrice fascista e neonazista che ha sede ad Azzate già al centro di numerose controversie giudiziarie. L'ultima risale al 10 giugno scorso con dieci membri dell'associazione indagati, a cominciare dal leader Alessandro Limido, per apologia di fascismo, manifestazioni usuali per inneggiare al fascismo e al nazismo, istigazione all'odio razziale e minimizzazione della Shoah.

L’appuntamento
La sede azzatese non è stata sequestrata e "qui domani terremo la nostra pastasciutta Tricolore – dice Limido – per tutti gli italiani che non rinnegarono il fascismo”. Il 25 luglio commemora anche la caduta di Mussolini nel 1943, quando nel corso di una drammatica seduta del Gran Consiglio del fascismo, durata un’intera notte, il duce viene messo in minoranza dai maggiorenti del partito per essere poi fatto arrestare dal re. “Noi celebriamo il sacrificio dei fratelli Gervasini – continua Limido – ai quali la nostra sede è intitolata, fucilati alle Bettole di Varese per un ideale".

"Orrenda provocazione”
"Ennesima provocazione, ennesimo sfregio alla Costituzione Italiana da parte dei Do.ra che si sono inventati 'la pastasciutta fascista' per ricordare tutti quelli che non rinnegarono la dittatura fascista e le sue idee, leggi razziali e razziste comprese", dice Sofia Mason, portavoce del comitato Rosa Parks di Possibile a Varese.
"Intervengano Questura e Prefettura”
"Ennesimo evento, che viene tollerato da Questura e Prefettura che sono tanto solerti nell'identificazione di chi difende la Costituzione Italiana – i numerosi casi di cronaca degli scorsi mesi sono un segnale pericoloso –mentre su questi eventi, che per stessa ammissione degli organizzatori sono una palese ricostruzione del disciolto partito nazionale fascista, rimangono inermi e silenti. La storia italiana così come la Costituzione meritano di essere rispettate e tutelate in primis da chi ha giurato sul Tricolore e sulla Costituzione nata appunto dalla Resistenza".