Azzate, Oktoberfest in salsa neonazista: nella locandina Adolf Hitler in costume bavarese

La nuova provocazione dei Do.Ra.: una bisboccia a base di birra e wurstel che rievoca il putsch (fallito) del futuro führer

La locandina della manifestazione organizzata da Do.Ra. e, a destra, una manifestazione dei militanti dei dodici raggi

La locandina della manifestazione organizzata da Do.Ra. e, a destra, una manifestazione dei militanti dei dodici raggi

Varese, 10 settembre 2024 – Una bisboccia a base di birra e piatti tipici della gastronomia bavarese. Evento conviviale innocuo e anche divertente, non fosse che l’immagine scelta per promuovere la due giorni di “Oktoberfest” rivela la matrice dell’organizzazione.

La foto incriminata

Sulla locandina, infatti, compare una foto che rimanda a una delle pagine più cupe della storia moderna: sono ritratti, fra gli altri, il futuro führer Adolf Hitler in costume tipico bavarese e il suo braccio destro Rudolf Hess. Quello scatto ha più di 100 anni: fu realizzato nel 1923, all’interno della prigione di Landsberg, dove i nazisti erano stati rinchiusi in seguito al fallito putsch (golpe) tentato all’interno di una birreria al sud di Monaco, dove si stava tenendo una manifestazione nazionalista.

Spine neonazi

Ad aver pensato che fosse una buona idea promuovere una Oktoberfest in salsa (o schiuma) varesina utilizzando una foto in cui compare anche il leader della Germania nazista sono stati i militanti della comunità Do.Ra., il gruppo dei Dodici Raggi da sempre attivo nella propaganda di estrema destra.

La festa si dovrebbe tenere ad Azzate, dove i Do.Ra. hanno la loro sede presso i locali del circolo culturale fratelli Gervasini venerdì 4 e sabato 5 ottobre. Il volantino promette un menu in tipico stile bavarese: le sei sorelle alla spina (le etichette di birra tradizionalmente servite all’Oktoberfest), bretzel, wurstel e crauti. 

Suggestioni nere

L’Oktoberfest filonazista, si legge nella presentazione che circola in rete, è uno “degli eventi più importanti per Do.Ra.”, dato che “affonda radici profonde nel folklore tedesco e politiche nei luoghi di origine dai quali un popolo fiero marciò verso la riconquista della giustizia, reclamando all'Europa il proprio spazio vitale, e al mondo intero il ruolo di protagonista della storia”. 

Chiusura con un’esortazione che chiarisce fino in fondo – ma probabilmente non ce n’era bisogno – l’impronta dell’evento: “Supporta il cammino della Varese nazionalsocialista”.