ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Ottant’anni fa Hiroshima. Il ricordo al Tempio civico

Ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario della tragedia atomica che il 6 e il 9 agosto del 1945 cancellò per sempre...

I volontari del Tempio civico hanno esposto il testo della preghiera che papa Giovanni Paolo II recitò a Hiroshima e una poesia dedicata a Sadako piccola vittima

I volontari del Tempio civico hanno esposto il testo della preghiera che papa Giovanni Paolo II recitò a Hiroshima e una poesia dedicata a Sadako piccola vittima

Ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario della tragedia atomica che il 6 e il 9 agosto del 1945 cancellò per sempre centinaia di migliaia di vite a Hiroshima e Nagasaki. Il Comitato Amici del Tempio civico all’interno della chiesetta di Sant’Anna, centro di educazione permanente alla pace, ha allestito un ricordo delle vittime, esposti il testo della preghiera che papa Giovanni Paolo II recitò a Hiroshima e una poesia dedicata a Sadako, una bambina tra le vittime di quella tragedia, che sperava nella pace e realizzava gru di carta. Alle 8.15, orario in cui venne sganciata la bomba, verrà accesa al Tempio civico la candela della pace proveniente da Assisi. "La città di Busto Arsizio – scrive il sindaco Emanuele Antonelli nel messaggio per l’anniversario – è stata tra le primissime in Italia, su impulso del nostro indimenticato cittadino benemerito Angioletto Castiglioni, a fare memoria delle vittime delle bombe nucleari. Un omaggio doveroso, sentito, sincero, che non si è mai interrotto e che anche quest’anno, grazie al Comitato degli Amici del Tempio civico, si rinnova con la consapevolezza che continuare a ricordare le atrocità della guerra e delle sue conseguenze è estremamente importante".

Continua il primo cittadino: "Lo è in un’epoca in cui la pace continua a mancare in tante zone del mondo, anche nel cuore dell’Europa, in un periodo in cui ogni giorno arrivano notizie sull’inaccettabile emergenza umanitaria che la popolazione di Gaza sta subendo da ormai troppo tempo. La devastazione di oggi è la devastazione di allora...Continuare a ricordare è quindi fondamentale, è il punto di partenza di questo difficilissimo percorso di pace".