LORENZO CRESPI
Cronaca

"Hanno avuto il coraggio di dire no. Il loro esempio va tramandato"

La cerimonia promossa dalla Prefettura presso la sede del Comune, nella cornice del Salone Estense, ha reso omaggio ai...

La cerimonia promossa dalla Prefettura presso la sede del Comune, nella cornice del Salone Estense, ha reso omaggio ai...

La cerimonia promossa dalla Prefettura presso la sede del Comune, nella cornice del Salone Estense, ha reso omaggio ai...

La cerimonia promossa dalla Prefettura presso la sede del Comune, nella cornice del Salone Estense, ha reso omaggio ai varesini deportati nei campi di concentramento nazisti nel settembre del 1943. Alla presenza di autorità militari e civili della provincia, il prefetto Salvatore Pasquariello ha consegnato sette medaglie d’onore. A ritirarle i familiari dei deportati. Questi i loro nomi e provenienze: Ettore Antonini (Venegono Inferiore), Enrico Daverio (Varese), Adunio Premazzi (Venegono Inferiore), Giulio Crespi (Venegono Inferiore), Elia Giuseppe Zanni (Arsago Seprio), Michele Angelo Alfonso Porati (Sesto Calende) e Narciso Sacchiero (Laveno). "Sono un esempio di chi si è rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana", ha detto il prefetto. Tra i presenti il sindaco Davide Galimberti, il senatore Alessandro Alfieri, il sottosegretario alle relazioni internazionali ed europee di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo e la presidente del comitato provinciale Anpi di Varese, Ester De Tomasi. "Questo momento di commemorazione e riflessione - ha rimarcato il prefetto Pasquariello - ci permette di conservare la storia e tramandare la memoria degli italiani che hanno avuto il coraggio di dire no". Lorenzo Crespi