LORENZO CRESPI
Cronaca

La casa degli anziani. I 150 anni della Rsa. Porte aperte a tutta la comunità

Varese, Fondazione Molina taglia il traguardo di un secolo e mezzo. Il presidente: "Abbiamo deciso di festeggiare facendoci conoscere".

Varese, Fondazione Molina taglia il traguardo di un secolo e mezzo. Il presidente: "Abbiamo deciso di festeggiare facendoci conoscere".

Varese, Fondazione Molina taglia il traguardo di un secolo e mezzo. Il presidente: "Abbiamo deciso di festeggiare facendoci conoscere".

Da 150 anni è parte integrante della storia della città. È un traguardo importante quello raggiunto dalla Fondazione Molina, che ha voluto organizzare una giornata per aprire le porte della struttura al territorio. Nella casa di riposo di viale Borri i varesini hanno potuto seguire un tour guidato in sei tappe della durata di 50 minuti. Un viaggio tra i luoghi e i servizi che vengono svolti quotidianamente nella Rsa, incontrando anche gli ospiti che ci vivono. Sono circa 500, di cui 470 residenti e una trentina che frequentano la struttura solo di giorno. Un numero non da poco, se si considera che il Molina è la prima Rsa per posti letto accreditati in provincia di Varese e la seconda in tutta la Lombardia. Intorno a 500 anche il numero degli operatori, tra dipendenti e collaboratori, che lavorano nella struttura. La giornata è stata scandita dalle visite dei varesini e delle autorità, con un momento ufficiale che si è svolto nel pomeriggio, alla presenza tra gli altri del governatore della Lombardia Attilio Fontana.

"È una struttura eccellente – ha detto – in questo momento di grandi cambiamenti è il modello di quello che sarà il futuro delle Rsa". Il sindaco di Varese Davide Galimberti ha osservato come la sfida sia quella di "riuscire a trasferire una parte del Molina nelle abitazioni dei nostri cittadini visto l’invecchiamento della popolazione". Tra gli interventi anche quelli del presidente della Provincia Marco Magrini e del prefetto Salvatore Pasquariello. "Con il Cda abbiamo deciso di festeggiare aprendo le porte alla città: tutti conoscono il Molina ma pochi sanno cosa c’è al suo interno", ha detto il presidente della fondazione Michele Graglia. "Non è una residenza come la chiamano tutti, ma è una casa", ha aggiunto il direttore generale Carlo Nicora. L’offerta del Molina comprende anche 7 nuclei speciali: quello dedicato all’Alzheimer, la Casa del sollievo e i nuclei neuro-psicogeriatrico; alta assistenza di cura; cure subacute; cure intemerdie; stati vegetativi. Nel corso della cerimonia sono state scoperte due targhe: una dedicata ad Ambrogio Vaghi, per la donazione del parco di 25mila metri quadrati; l’altra per Gianni Prevosti, sostenitore di Varese con Te e della Casa del sollievo.