REDAZIONE VARESE

Omicidio Bossi, rinviati a giudizio Douglas Carolo e Michele Caglioni. La mamma di Michele: “Chiedo perdono ai genitori di Andrea ma non l’ha ucciso lui”

Il delitto risale alla notte tra il 26 e 27 gennaio 2024, a Cairate, nel Varesotto. I due giovani verranno giudicati dalla Corte d’Assise, rigettata dal gup di Busto Arsizio la richiesta di rito abbreviato

Douglas Carolo, Andrea Bossi e Michele Caglioni

Douglas Carolo, Andrea Bossi e Michele Caglioni

Busto Arsizio (Varese), 7 febbraio 2025 –  Douglas Carolo, 21 anni, e Michele Caglioni, 22, sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari di Busto Arsizio, Stefano Colombo, con l'accusa di aver ucciso Andrea Bossi, 26 anni, raggiunto da una coltellata al collo nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 2024 nella sua abitazione di via Mascheroni a Cairate. Entrambi erano stati arrestati il 28 febbraio.

Il pubblico ministero ha contestato loro l'aggravante della premeditazione sulla base delle dichiarazioni della fidanzata di Caglioni subito dopo gli arresti in base alle quali c'era un piano da parte dei due imputati per torturare Bossi (con il quale Carolo aveva una relazione) al fine di farsi consegnare i codici di bancomat e carte di credito per poi bruciarlo in un camper. 

Lo scenario

Il movente ipotizzato dall'accusa è economico: Carolo, già sottoposto alla messa alla prova per un altro reato, aveva bisogno di 2mila euro per risarcire una donna truffata. I due imputati si sono sempre accusati l'un l'altro dell'omicidio.

I difensori hanno contestato l'aggravante della premeditazione perché basata sulle sole dichiarazioni della ragazza. Il giudice ha rigettato la richiesta di abbreviato e disposto il rinvio a giudizio: Carolo e Caglioni compariranno davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio il 18 marzo. I due erano presenti in aula, entrambi con le stampelle. Carolo a causa di un infortunio mentre giocava a calcio, Caglioni per essere caduto in cella. I genitori di Bossi, assistiti dall'avvocato Davide Toscani, si sono costituiti parte civile. 

La madre di Michele: “Non è stato lui a ucciderlo”

All’udienza che ha visto il figlio rinviato a giudizio c’era anche la mamma di Michele Caglioni, Stefania Rizzuto: "Abbiamo chiesto perdono ai genitori di Andrea – le sue parole rotte dall’emozione per una vicenda che da un anno ha travolto la sua esistenza e quella della sua famiglia –. Siamo di fronte ad una tragedia immensa: io da madre mi ritengo fortunata, posso vedere Michele in carcere. La mamma di Andrea non può vederlo più". Rizzuto con il marito da subito dopo l'arresto è stata chiarissima: "Michele deve pagare per ciò che ha fatto, sta pagando. Si deve assumere la responsabilità di ciò che ha commesso, non di ciò che non ha commesso. Ma sono altrettanto sicura che ad uccidere Andrea non è stato lui".

Convinzioni

Caglioni ha sempre sostenuto di aver accompagnato Carolo a Cairate ma di non sapere cosa sarebbe accaduto e di aver atteso l'amico in strada, fuori dall'appartamento di Bossi. Nell'abitazione è entrato solo quando lo ha chiamato Carolo trovando Bossi morto e l'amico che stava estraendo la lama dal collo della vittima. Caglioni ha anche da subito collaborato con gli inquirenti facendo ritrovare anche i cellulari della vittima gettati in un campo vicino all'abitazione di Bossi dopo l’omicidio.