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Varese: corso di dialetto bosino parlato e scritto. I maestri? Una poetessa e un Re

L’iniziativa del sodalizio che organizza, fra l’altro, il Carnevale cittadino: un’occasione anche per riscoprire racconti popolari e proverbi della tradizione

La Famiglia Bosina, fra le altre iniziative, organizza il Carnevale a Varese

La Famiglia Bosina, fra le altre iniziative, organizza il Carnevale a Varese

Varese, 13 settembre 2025 – Imparare a parlare ma anche a scrivere in bosino, ovvero nel dialetto tradizionale della città di Varese e dei comuni vicini. Il corso è organizzato dalla Famiglia Bosina di Varese, storica associazione impegnata nella tutela e valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali. “Parlà e scrìiv busìn”, questo il titolo scelto per l’iniziativa, si svolgerà dal 6 ottobre 2025 al 26 gennaio 2026 nella sede A.N.C.E. di via Cavour a Varese.

Le lezioni rientrano nel progetto “Conoscere la lingua e le tradizioni bosine”, che ha molteplici obiettivi: dal promuovere il recupero e la comprensione del dialetto varesino all’approfondimento di grammatica, sintassi e pronuncia del bosino. Passando “all’azione” con proposte di esercitazioni guidate di lettura e scrittura e valorizzazione del dialetto come lingua viva, espressiva e radicata nella storia del territorio.

Programma e docenti

Il corso prevede 12 lezioni di circa un paio d’ore ciascuna, con modalità didattiche miste: spiegazione frontale, esercizi pratici, confronto tra partecipanti e ascolto di testi dialettali. Ogni incontro sarà anche un’occasione per riscoprire racconti popolari, proverbi ed espressioni idiomatiche.

Approfondisci:

Ristampato in mille copie il vocabolario di dialetto

A guidare gli “studiosi” sarà la coppia formata dalla professoressa Lidia Munaretti, ex docente, poetessa e attrice bosina e da Antonio Borgato, poeta, regista, attore e “Re Bosino” del carnevale varesino.

Ai partecipanti verranno forniti materiali didattici, appunti delle lezioni e il dizionario digitale “I paròll dul nòst dialètt”. Le lezioni saranno tutt’altro che cattedratiche, ma vere e proprie immersioni complete fatte di voce, movimento e intuizione.

Un patrimonio da tramandare

"Il dialetto bosino non è solo un linguaggio – dichiara Antonio Borgato – ma un modo di pensare, un bagaglio di valori, di ironia e di memoria. Con questo corso vogliamo contribuire a trasmettere alle nuove generazioni una ricchezza culturale che appartiene a tutti i varesini”.

“Ci siamo chiesti cosa la Famiglia Bosina potesse fare oggi per la città di Varese – aggiunge il Regiù, Luca Broggini, presidente dell’associazione organizzatrice – La risposta è stata semplice: custodire e trasmettere la lingua dei nostri avi. Il bosino è parte integrante della nostra identità e crediamo che proporre un corso aperto a tutti sia un modo concreto per rafforzare il legame con le nostre radici e, allo stesso tempo, offrire un dono culturale alla comunità”.

Iscrizioni e partecipazione

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati: giovani, adulti e anziani che desiderino conoscere o riscoprire il dialetto parlato a Varese prima dell’avvento di radio, televisione e grandi migrazioni.

Per garantire la qualità didattica, il numero massimo di partecipanti attivi è fissato in 20 unità; saranno inoltre accolti, su richiesta, semplici “uditori”, compatibilmente con la capienza della sala. La quota per tutto il percorso è di 80 euro per i partecipanti con più di 30 anni; per gli iscritti fino a 30 anni è di 40 euro. Il modulo di iscrizione è disponibile sul sito dove è possibile trovare anche il programma completo e un approfondimento su tematiche e contenuti. C’è tempo fino a lunedì 29 settembre.