ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Funerali Mirella Cerini, Castellanza abbraccia la sindaca morta con la fascia tricolore addosso

Le esequie della prima cittadina deceduta improvvisamente il 25 Aprile. L’omaggio dei cittadini e delle istituzioni

Il funerale di Mirella Cerini

Il funerale di Mirella Cerini

Castellanza (Varese) – E’ stato un grande abbraccio corale quello ricevuto stamattina da Mirella Cerini, la sindaca di Castellanza morta improvvisamente una settimana fa, il 25 aprile, dopo la cerimonia per la Festa della Liberazione.

La chiesa di San Giulio già alle 10, un’ora prima dei funerali, ha cominciato ad accogliere cittadini, rappresentanti delle associazioni, d’Arma, di volontariato, sportive e autorità civili. Presenti i sindaci dei comuni dell’Alto Milanese e della provincia di Varese, il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, i parlamentari Alessandro Alfieri Maria Chiara Gadda, il consigliere regionale Giuseppe Licata. Tanta gente ha voluto partecipare al rito funebre presieduto da monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliario di Milano, a concelebrare il parroco don Gianni Giudici e i sacerdoti del decanato della Valle Olona.

Tante persone, commosse, ognuna con un ricordo della sindaca, morta con la fascia tricolore addosso, dopo la cerimonia del 25 aprile. Chi non ha trovato posto nella parrocchiale gremita, si è sistemato nel vicino teatro di via Dante, dover la cerimonia funebre veniva trasmessa sullo schermo.

“Resterà un segno”, ha detto don Giudici ringraziando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il messaggio inviato alla città sottolineando la dedizione alle istituzioni di Mirella Cerini. Nell’omelia il parroco ne ha ricordato il sorriso, “mai venuto meno, mai negato a nessuno”, la sua dedizione, “presente a tutte le manifestazioni, alle iniziative delle associazioni” e poi la sua grande attenzione ai giovani.

Parole di conforto ha quindi rivolto ai genitori di Mirella Cerini, al fratello e alla sorella, quindi un ringraziamento speciale, “ringrazio Mirella per i tanti confronti, devo confidare che mi mancherà”, poi un “grazie” rivolto ai sindaci presenti,” che hanno conosciuto il tuo stile, precisa, sorridente, amante della sua città”, infine il saluto, “ciao sindaca come ti piaceva essere chiamata”.

Prima della conclusione del rito funebre il ricordo da parte di Cristina Borroni, vicesinadco di Castellanza ora sindaco reggente, ”spero che tu possa sentire in questo momento l’amore, l’affetto e la riconoscenza che meriti - ha detto - se la politica è la più alta forma di carità il tuo è esempio di vita vissuta per e con amore”. Mirella Cerini, “un seme che deve dare frutti” - ha detto al termine monsignor Luca Raimondi, poi la bara ha lasciato la chiesa accompagnata da un lungo applauso, l’abbraccio forte e riconoscente della “sua” Castellanza.