
Una casa galleggiante. Quella denunciata dalle Fiamme Gialle non aveva queste caratteristiche, ma aveva in ogni caso un'estensione di 200 metri quadrati
Varese, 17 giugno 2025 – Le Fiamme Gialle del Servizio navale della Guardia di Finanza hanno individuato una casa galleggiante di circa 200 metri quadrati, stabilmente ormeggiata da oltre dieci anni lungo la sponda del fiume Ticino, priva del necessario titolo concessorio per l’occupazione di area demaniale. Il controllo è stato svolto nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra il Corpo e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), che prevede azioni congiunte di vigilanza sul demanio idrico, finalizzate a garantire legalità, trasparenza e corretta gestione del patrimonio pubblico.
L’ispezione a sorpresa
Secondo quanto rilevato dai militari della Sezione operativa navale Lago di Lugano, la casa galleggiante risultava ancorata in modo permanente alla riva e utilizzata a fini abitativi, pur in assenza di autorizzazione formale da parte dell’Amministrazione competente. Le verifiche documentali e tecniche hanno condotto alla constatazione di una somma complessiva pari a oltre 85.000 euro, comprendente i canoni demaniali evasi e le sanzioni previste dalla normativa vigente.
Sottrazione indebita di spazi
L’occupazione irregolare di aree demaniali costituisce una grave violazione delle norme in materia di uso del patrimonio pubblico. “Non si tratta solo di un illecito amministrativo, ma anche di una sottrazione indebita di spazi e risorse economiche – fanno sapere dal Comando della Guardia di Finanza – che, se regolarmente gestite, potrebbero essere destinate a beneficio dell’intera collettività, quali ad esempio la manutenzione dei corsi d’acqua o lo sviluppo di servizi pubblici locali".