LORENZO CRESPI
Cronaca

Centro per richiedenti asilo a Luino. Chiamato in causa il ministro

Residenti a Fornasette contrari e preoccupati. Interrogazione sul caso

Residenti a Fornasette contrari e preoccupati. Interrogazione sul caso

Residenti a Fornasette contrari e preoccupati. Interrogazione sul caso

Interrogazione al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A firmarla due parlamentari del territorio varesino, Stefano Candiani (Lega) e Andrea Pellicini di FdI (nella foto), l’argomento è l’apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo nella ex caserma dei carabinieri di Luino, in località Fornasette. Nella pagina web della Prefettura è pubblicato l’avviso per individuare un operatore economico, si legge, "al quale affidare, per 24 mesi, con apposita Convenzione, il servizio di accoglienza di richiedenti protezione internazionale presso il seguente immobile demaniale: ex caserma dei carabinieri di Luino, località Fornasette, via Lugano, 76. La manifestazione di disponibilità deve pervenire entro il 19 agosto 2025". Il progetto ha suscitato forte preoccupazione sia in Svizzera, per la vicinanza al valico e tra i luinesi che risiedono a Fornasette. Durante alcuni incontri per rassicurare la popolazione era stato spiegato dal prefetto Salvatore Pasquariello che la struttura sarebbe stata utilizzata solo in casi straordinari. Ora l’avviso per la ricerca di un operatore riporta l’attenzione sull’argomento. Spiegano i due parlamentari nell’interrogazione: "Sia la popolazione svizzera di Fornasette, sia le istituzioni ticinesi, hanno manifestato la loro contrarietà rispetto ad un centro richiedenti asilo sul confine, arrivando ad ipotizzare la chiusura, quantomeno parziale, del valico, con conseguente grave pregiudizio per le migliaia di lavoratori frontalieri... Anche i cittadini luinesi, in particolare quelli residenti in queste abitazioni isolate, hanno protestato nei confronti di un progetto ritenuto del tutto incompatibile con le caratteristiche del territorio". Candiani e Pellicini chiedono quali iniziative il ministro intenda prendere in merito facendo rilevare che "l’avviso pubblico ha riacceso i timori della comunità".

R.F.