ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Castelveccana, sorpresa tra i fossili: scoperta nuova specie di pesce del Triassico

Nuotava nel mare, oggi diventato Lombardia, 247 milioni di anni fa. In ottimo stato di conservazione, esemplari simili trovati sulle Dolomiti e in Slovenia.

Il piccolo pesce “varesino”, denominato Habroichthys flaviae , non superava i tre centimetri di lunghezza

Il piccolo pesce “varesino”, denominato Habroichthys flaviae , non superava i tre centimetri di lunghezza

Nuotava centinaia di milioni di anni fa nel mare tropicale che allora era la Lombardia occidentale, si tratta di un minuscolo pesce fossile, denominato Habroichthys flaviae, oggetto di uno studio internazionale. È stato ritrovato nel Varesotto, nell’area del Lago Maggiore sopra Castelveccana. È una delle sette nuove specie di questo minuscolo pesce del Triassico medio (247–237 milioni di anni fa) che sono state recentemente descritte da un team internazionale di paleontologi guidati dal professor Andrea Tintori, tra loro anche il luinese Massimiliano Andreetti.

Gli esemplari di cui si parla nella pubblicazione sulla rivista "Geobios" sono stati raccolti circa vent’anni fa da Andreetti e Tintori, il piccolo pesce "varesino" (non superava i 3 cm) si è conservato in ottimo stato, permettendo così un’analisi dettagliata della sua anatomia e delle differenze rispetto ad altre specie del genere.

I pesci fossili risalgono al Ladinico (Triassico medio), quando la Lombardia occidentale, come le odierne Dolomiti, era un caldo mare tropicale, dove pesci e rettili marini vivevano nelle basse acque costiere. La Valcuvia e la Valtravaglia, a ovest del Monte San Giorgio, patrimonio dell’umanità Unesco, erano occupate da uno di questi bacini profondi alcune decine di metri al centro dei quali i fondali erano privi di ossigeno permettendo così la conservazione delle parti scheletriche, quasi sempre in connessione anatomica, degli organismi che dopo la morte scendevano sul fondale.

La nuova specie descritta è stata chiamata Habroichthys flaviae, il minuscolo fossile si presenta solitamente molto ben conservato così da poter comprenderne l’anatomia e le differenze con le altre specie.

Nello stesso articolo pubblicato da Geobios si descrivono altre sei specie dello stesso genere provenienti due dalle Dolomiti e quattro dalla Slovenia. Altre specie già conosciute provengono dal Monte San Giorgio ma anche dalla lontana Cina. Una delle caratteristiche principali delle specie di Habroichthys, descritto per la prima volta nel 1939, è la presenza di scaglie molto alte sui fianchi, la cui funzionalità non è ancora stata chiarita anche perché attualmente non esistono pesci che abbiano scaglie di questa forma. Queste scoperte confermano l’importanza del territorio varesino per le presenze fossili, una storia che nelle prossime settimane potrà essere ripercorsa con le visite guidate dal Museo dei Fossili di Besano.

Un viaggio affascinante dal bacino tropicale in cui vivevano ben 240 milioni di anni fa le creature che oggi si possono ammirare perfettamente conservate nelle sale del museo, fino al Colle San Martino, con lo splendido panorama sul lago. L’appuntamento è alle ore 17 nei giorni 12 agosto, 26 agosto, 2 settembre e 9 settembre, le visite sono organizzate da Archeologistics.