LORENZO CRESPI
Cronaca

Canile ai Duni la battaglia del Wwf Insubria

Il nuovo canile di Varese ai Duni? Per il Wwf Insubria è un no. La sezione locale dell’associazione ambientalista...

Il nuovo canile di Varese ai Duni? Per il Wwf Insubria è un no. La sezione locale dell’associazione ambientalista...

Il nuovo canile di Varese ai Duni? Per il Wwf Insubria è un no. La sezione locale dell’associazione ambientalista...

Il nuovo canile di Varese ai Duni? Per il Wwf Insubria è un no. La sezione locale dell’associazione ambientalista contesta la sede scelta per ospitare la struttura che sarà composta non solo da canile rifugio e canile sanitario, ma anche da oasi felina e spazi per il ricovero temporaneo della fauna selvatica ferita. Un unicum in Lombardia: sarà il primo nel suo genere, come annunciato lo scorso febbraio presso Ats Insubria alla firma dell’accordo quadro tra Comune, Provincia e Ats, alla presenza dell’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso.

Il Wwf interviene sul tema scrivendo una lettera al sindaco di Varese Davide Galimberti e al presidente della Provincia Marco Magrini, con copia agli enti parco del Campo dei Fiori e della Pineta di Appiano Gentile e Tradate. Per l’associazione quella dei Duni è un’area delicata sotto il profilo naturalistico, costituita da prati stabili e filari alberati spontanei e classificata come corridoio ecologico principale. Una zona riconosciuta come fondamentale per la conservazione della biodiversità locale e il collegamento tra i parchi regionali e sovracomunali del Varesotto.

Pur condividendo la necessità della ricollocazione del canile di Varese il Wwf esprime preoccupazione per la scelta pianificatoria, "rilevando discrepanze rispetto alle indicazioni di piani precedenti, i quali affermavano la necessità del rispetto del territorio boschivo e agricolo dei Duni".

Il Wwf Insubria sottolinea la necessità di fermare il consumo di suolo vergine e la tutela prioritaria della fauna selvatica e della sua capacità di spostamento, "che verrebbe ovviamente compromessa dalla realizzazione di un canile. Inoltre il rischio idrogeologico e la delicatezza del territorio in esame dovrebbero sempre suggerire una particolare cautela nell’autorizzare nuovi insediamenti".

Lorenzo Crespi