
I volontari del rifugio Enpa di Montagna in Valtellina cui è stato imposto dal giudice di tagliare gli ospiti da 15 a 5 dopo la denuncia di una vicina In 12 ore già raccolte 1.500 firme solidali
Montagna in Valtellina (Sondrio) – Sono già 1.500 le firme raccolte online in 12 ore a difesa del canile dell’Enpa di Montagna in Valtellina. Una risposta immediata ai provvedimenti che pesano sulla struttura di via Busteggia. Il “rifugio“ per tanti Fido abbandonati in Valle disturba i residenti e il giudice ha ordinato di diminuire drasticamente il numero degli “ospiti” o di installare una barriera antirumore. Questo, in sintesi, il provvedimento d’urgenza emesso a inizio agosto dal tribunale di Sondrio per il “superamento delle emissioni sonore”, dirimendo così una causa partita dalla denuncia di una vicina del centro Enpa nel 2022. Lunedì pomeriggio è stato presentato un reclamo al collegio dei giudici di Sondrio dai volontari. Particolare non secondario, il “canile” è stato costruito nel 1979, prima dell’avvento della vicina abitazione.
“Il giudice ha emesso il 5 agosto un provvedimento col quale ordina un immediato ridimensionamento del numero dei cani ospitati, da 15 dovremmo passare a 5. E vi renderete conto come sia difficile trovare ospitalità in altre strutture Enpa per 10 cani… soprattutto in questo periodo – dice la presidente di Enpa provinciale, Sara Plozza -. Oppure ci hanno imposto dei lavori per contenere le emissioni sonore dei cani. Le misurazioni tecniche hanno dimostrato che i livelli di rumore prodotti restano ampiamente entro i limiti di legge, con valori medi intorno ai 46 decibel, equivalenti a una normale conversazione in casa. Nonostante ciò, è stato deciso di imporre una drastica riduzione degli animali ospitati”.
Un provvedimento che appare “ancor più ingiusto - continua Plozza - visto che la legge regionale consente a un privato cittadino di detenere fino a 9 cani in ambito domestico. Com’è possibile, allora, che una struttura pubblica e regolarmente autorizzata, distante 65 metri dalle abitazioni, venga sottoposta a vincoli più pesanti? Enpa è un ente riconosciuto di rilevanza nazionale che si prende cura di animali fragili e traumatizzati, salvandoli da maltrattamenti e abbandoni. Il trasferimento forzato dei cani rappresenterebbe per loro un trauma aggiuntivo”.
Non solo. Il rifugio di Montagna in Valtellina è diventato anche luogo di educazione e inclusione sociale, grazie a una serie di iniziative: “Accogliamo scuole, Grest, cooperative sociali, Rsa, progetti per persone con autismo e percorsi di reinserimento. È un punto di incontro - conclude Plozza - dove l’amore per gli animali diventa solidarietà e comunità. Siamo disposti ad adottare ogni misura utile per ridurre ulteriormente l’impatto acustico ma chiediamo che venga riconosciuto il valore sociale e ambientale del nostro lavoro, invece di penalizzarlo con provvedimenti sproporzionati. Dateci almeno del tempo per mettere a posto le cose”.