Saluti fascisti, croci celtiche, riferimenti a Mussolini. Quello di Checco Lattuada, consigliere comunale di Busto Arsizio, è il profilo di un uomo che mostra ben più di qualche accenno “nostalgico”. Il politico, storico esponente della destra radicale, ha pubblicato su Facebook durante le ferie estive mentre, con il palmo della mano rivolto verso il basso e le dita unite, fa il saluto fascista (chiamato impropriamente “romano”, dato che nell’antica Roma non esisteva).
Non è la prima volta che Lattuada si fa conoscere per lo stesso motivo. Lo scorso gennaio, nel giorno della Memoria che commemora le vittime dello sterminio nazifascista avvenuto durante la Seconda guerra mondiale, aveva pubblicato sempre su Facebook una foto che lo ritraeva, da giovane, mentre faceva il saluto tanto caro al regime del Ventennio.
All’epoca si giustifico dicendo di essere cresciuto nel Movimento sociale italiano, partito degli anni Novanta la cui eredità è stata raccolta da Alleanza Nazionale e poi da Fratelli d’Italia. “Sono stato l’ultimo segretario del Fronte della Gioventù – aveva detto – e in quel contesto si salutava romanamente. Vengo da quel mondo. E il fatto di avere un’idea mi ha reso un uomo migliore, meno superficiale. Non vedo perché debba rinnegare la mia storia”.