Gallarate (Varese), 5 luglio 2024 – Sono stati condannati in primo grado a pene che vanno dai sette agli undici mesi i Sinti che si resero protagonisti dell’assalto al municipio di Gallarate il 31 dicembre 2018, dopo lo sgombero, avvenuto lo stesso giorno, del campo in via Lazzaretto. Erano quattro gli uomini a processo, accusati di aver rotto le vetrate d’ingresso del comune, di aver lanciato bottiglie e di aver poi insultato e minacciato il sindaco Andrea Cassani, considerato il responsabile dello sgombero dell’area dove le famiglie Sinti vivevano da anni. Ieri al tribunale di Busto Arsizio si è svolto il processo con rito abbreviato davanti al giudice Rossella Ferrazzi. L’accusa aveva chiesto pene da un anno a un anno e due mesi mentre il Comune, che si è costituito parte civile, aveva chiesto mille euro di risarcimento per il vetro rotto e 40 mila euro per danno d’immagine. La sentenza in primo grado ha mitigato le condanne che vanno dai sette agli undici mesi, sul fronte dei risarcimenti concessi tremila euro per il danneggiamento dei vetri all’ingresso di Palazzo Borghi, negati invece i 40mila euro chiesti dal Comune per i danni d’immagine.
CronacaAssalto al Comune, condannati quattro esponenti della comunità Sinti