Gallarate, sinti sgomberati: sale la tensione davanti al Municipio

I nomadi chiedono di avere una risposta dal sindaco che, a loro dire, li avrebbe cacciati dalle stanze garantite fino ad oggi

Protesta sinti a Gallarate

Protesta sinti a Gallarate

Somma Lombardo (Varese), 31 dicembre 2018 - Mattinata ad alta tensione​ davanti al palazzo comunale di Gallarate, dove i sinti, ospitati nel Grand Hotel di Somma Lombardo, hanno inscenato una manifestazione. I nomadi questa mattina hanno, infatti, dovuto lasciare le loro stanze d'albergo e si sono radunati in piazza sotto il municipio.

In tutto una settantina di manifestanti hanno "assediato" il municipio chiedendo di avere una risposta dal sindaco che, a loro dire, li avrebbe cacciati dalle stanze garantite fino ad oggi dopo lo sgombero del campo. Alcuni sinti si sono anche scagliati contro la porta finestra che da' accesso al municipio ed hanno rotto i vetri.

E' trascorso un mese dallo "sgombero" dell'area comunale attrezzata e dall'allontanamento coatto delle famiglie con 36 minori e le persone anziane, due delle quali hanno piu' di 80 anni. L'avvocato che rappresenta i sinti Pietro Romano ha cercato di calmare gli animi: "Le battaglie - ha detto - si vincono in maniera pacifica e con il rispetto delle leggi" . Presenti in piazza questa mattina anche alcuni esponenti della Rete delle associazioni di Gallarate.

 

"SOLIDARIETA' AL SINDACO DI GALLARATE" - Solidarieta' e vicinanza al sindaco di Gallarate ( Varese), Andrea Cassani, "bersaglio di insulti e minacce, rivolte anche alla sua famiglia, da parte di un gruppo di facinorosi sinti che pretendono di avere diritti e privilegi chiedendoli con la forza e la violenza", da parte di Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda. "E' inaccettabile - continua Grimoldi - quanto accaduto oggi di fronte al municipio di Gallarate dove una cinquantina di sinti, impegnati in un presidio di protesta, hanno tentato di irrompere nel palazzo comunale rompendo i vetri, lanciando alcune bottiglie di birra che avevano in mano, minacciando pesantemente il sindaco Andrea Cassani e la sua famiglia e aggredendo anche i giornalisti presenti, scaraventando a terra la telecamere dell'inviato della Rai e gli smartphone di alcuni colleghi per evitare che riprendessero la scena". "E questa gente pretende alloggi popolari? - chiede retoricamente il leghista - Siamo con il sindaco Cassani che andra' avanti nella sua battaglia di buon senso per far rispettare la legalita' sul suo territorio comunale e per farla rispettare anche alla comunita' Sinti che per troppi anni ha imposto le sue regole senza adeguarsi alle nostre".