
Le superstar dagli States sono un’ispirazione costante "Ma l’esibizione di Kendrick Lamar e SZA a Roma non me la perdo. E con la mia fondazione renderò verde una ex cava vicina a San Siro".
"Quando la sera scivolo sotto le lenzuola e guardo il soffitto, mi dico: “Mamma mia, sta per succedere veramente…“. E uno sciame di farfalle inizia a svolazzarmi nella pancia", ammette Elisa nell’attesa di debuttare il 18 giugno tra gli spalti del “Meazza” col primo show da stadio della sua carriera. "Poi quel momento di vuoto passa e chiudo gli occhi convinta che ce la farò pure stavolta. Ci arrivo quasi a cinquant’anni, ma è qualcosa di gigantesco lo stesso". A farle festa pure amici di palco, come Cesare Cremonini.
Ha preannunciato uno show green.
"Sì, perché, a fronte del negazionismo messo in campo pure da importanti capi di governo, oggi limitarsi a parlare di sostenibilità ambientale non basta. La situazione è così grave e girano così tante affermazioni irresponsabili che la risposta deve essere concreta".
Qual è la sua?
"Tra le diverse iniziative messe in campo assieme a Music Innovation Hub, la società milanese che realizza progetti innovativi e socialmente responsabili nel settore della musica con cui collaboro ormai da anni, c’è l’utilizzo del biofluel Hvo. Il mio concerto al ‘Meazza’ sarà il primo tra quegli spalti a non utilizzare combustibile fossile per i macchinari di alimentazione del palco, ma biocarburante prodotto da materie prime biologiche che riduce le emissioni del 70 per cento. Tenuto conto di quanta energia elettrica consuma un concerto da stadio, lo vedo come un buon primo passo verso la transizione sostenibile nella filiera dei grandi eventi".
Qualcuno deve pur cominciare...
"Vorrei tanto che nel live italiano i protocolli adottati per questo concerto diventassero di utilizzo comune. Nel nostro Paese, infatti, la parola sostenibilità suona ancora astratta, anzi minacciosa perché inquinare costa meno. Ma l’aggravio è solo iniziale, quando ad utilizzare certe soluzioni innovative a salvaguardia dell’ambiente si è in pochi, poi tutto rientra nella norma, con i vantaggi che ne conseguono".
In questa direzione, un primo passo molto deciso l’ha fatto nel 2022.
"Già. Ho messo in strada quel Back to the Future Live Tour che mi ha portata in tutta Italia per provare a capire quante possibilità ci fossero di realizzare dei concerti sostenibili in realtà anche meno agevoli, quanto ad infrastrutture, di quelle frequentate abitualmente. Un viaggio che ci ha permesso di mappare le possibilità di molte regioni e disegnare una mappa aggiornata della situazione".
Tre anni dopo, la sfida si ripropone.
"Anche se in un contesto complesso come uno stadio. Sono felice di aver ricevuto il sostegno di tutti, comprese le istituzioni. Nella progettazione dell’evento, ad esempio, abbiamo collaborato tantissimo con l’assessorato all’Ambiente del Comune di Milano e in particolare con la sua titolare Elena Grandi, a conferma che qualcosa d’importante tutti assieme si può fare".
Al concerto sono legate pure iniziative collaterali.
"La più importante si chiama Plantasia - Palco Sonoro, un intervento prodotto con la mia Fondazione Lotus per riqualificare un’ex cava abbandonata di 40 mila metri quadri a due chilometri di distanza dal ‘Meazza’ grazie ad interventi di fito-botanica che prevedono l’innesto di piante drenanti capaci di ripulire il terreno dagli agenti inquinanti. L’idea è quella di realizzare un parco urbano a tema, un percorso musicale immersivo ispirato ai benefici delle vibrazioni musicali sulle piante".
Questo kolossal da stadio sarà tale pure per durata?
"Per questa mia prima volta al ‘Meazza’ ho in animo un concerto lungo di circa tre ore. Senza voler battere però la durata di quelli che fa Claudio Baglioni. Perché lui è l’infinito..."
Dici stadio di San Siro ed Elisa pensa subito a…
"Beyoncé e allo straordinario show portato tra quegli spalti nel 2016 col suo Formation World Tour. Una fiera delle meraviglie ideata dalla scenografa Es Devlin, col monolite al centro e le ballerine che danzavano nell’acqua. Straordinario".
Il concerto da non perdere questa estate (oltre al suo)?
"Passando da stadio a stadio, penso proprio che il 2 agosto andrò a godermi lo show Kendrick Lamar e SZA all’Olimpico di Roma. Evento imperdibile. Mi piacerebbe moltissimo ascoltare pure Billie Eilish l’8 giugno a Bologna, ma poi con le prove dello spettacolo di San Siro come la metto?".
Andrea Spinelli