ANDREA GIANNI
Cronaca

La chat segreta tra l’assessore Tancredi e l’ex vicesindaca De Cesaris: “Mollate un po’ coi cantieri a Milano, vi travolgono”

Così De Cesaris (già nella giunta Pisapia) invitava Tancredi a fermare i nuovi lavori in seguito alle indagini. Ricostruiti gli incontri nei bar, fuori dal Comune, tra Catella, Marinoni e l’assessore: focus sui piani futuri

L’ex vicesindaca Ada Lucia De Cesaris

L’ex vicesindaca Ada Lucia De Cesaris

Gli scambi di messaggi tra l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e Ada Lucia De Cesaris, avvocata che aveva le deleghe all’Urbanistica nella giunta Pisapia, sono fitti. De Cesaris preme su alcune pratiche, concordano appuntamenti per parlarne. "Non fate troppa scena", scrive Tancredi il 4 novembre 2021, dopo aver fissato un incontro riservato nel suo ufficio. "Saremo discretissime", risponde De Cesaris. In un’altra occasione, l’avvocata interviene a gamba tesa con Tancredi sulle nuove nomine dell’Osservatorio edilizio ("Non mi sembra di grande competenza"), il 17 maggio 2022 esplicita le sue lamentele sugli uffici comunali ("è tutto lento"), sponsorizza con toni perentori la necessità di costruire in altezza: "Non sono contrario alle torri – risponde Tancredi – ma lo sai che sono casse di risonanza per i comitati". Nel dicembre 2023, quando si infittiscono le indagini, critica il Comune: "Se pensate di risolvere tema Procura con il Pgt, non avete capito dove sta il problema". E poi, nel 2024, invita Tancredi a "fermare i nuovi" cantieri: "Bisogna mollare un po’, vi travolgono", scrive riferendosi alle indagini dei pm Petruzzella, Filippini e Clerici sulla gestione dell’urbanistica milanese.

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Una "costante ingerenza" di De Cesaris che emerge dalle chat agli atti dell’inchiesta sfociata in sei richieste di arresto, tra cui Tancredi e il ‘re del mattone’ Manfredi Catella, accusati di corruzione. De Cesaris è indagata per tentata concussione in uno dei filoni dell’inchiesta, legata a un progetto in via Lamarmora con focus sul suo ruolo da consulente per una banca e i suoi rapporti con uno degli indagati, l’architetto Cerri. L’avvocata, che lavora per grossi gruppi immobiliari, nel 2015 si era dimessa a sorpresa dalla carica di vicesindaco per "difficoltà insormontabili con parte della maggioranza" che sosteneva la giunta Pisapia, di centrosinistra.

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Stando nell’ombra, uscita dalla politica, avrebbe continuato a intervenire nei due mandati di Sala. Un pressing anche su un progetto dell’Opera San Francesco, fondazione religiosa, su cui la Commissione per il paesaggio aveva sollevato criticità. "Abbiamo dei finanziamenti e siamo a rischio", scrive a Tancredi. In seguito, con toni sempre più accesi, De Cesaris parla di una "situazione vergognosa". Tancredi replica inviando una foto relativa all’altro intervento di un ente no profit: "In città sono spuntati orrori vergognosi come questo". Fissano un incontro, e infine il progetto passa.

La Guarda di finanza ha ricostruito anche numerosi incontri riservati fra Catella, Tancredi e l’ex presidente della Commissione Giuseppe Marinoni. "Ci coordiniamo per un caffè separatamente", scrive Catella a Marinoni nel luglio 2022. Il progetto, successivamente, avrebbe incassato il parere "favorevole condizionato". Una piena "sintonia", annota la Gdf, tra il commissario e il costruttore. Call, incontri nella sede di Coima al riparo da orecchie indiscrete, caffè al bar con l’architetto Stefano Boeri (anche lui tra gli indagati), colazioni di lavoro, ricostruite dall’analisi degli smartphone sequestrati, che sono "al di fuori dei normali adempimenti" che regolano i rapporti con l’organismo.