
Giovanni Battista Mazza
Sondrio – In autunno avrebbe dovuto suonare l’organo Mascioni in Collegiata, nel concerto per la conclusione dei restauri di questo strumento, il più grande della Valtellina. Giovanni Battista Mazza già nei mesi scorsi preferì, però, declinare l’invito: non era certo che la sua salute glielo avrebbe permesso e così, purtroppo, è stato. Domani alle 16 proprio nella chiesa dei santi Gervasio e Protasio si terranno i funerali del noto direttore d’orchestra e organista sondriese, mancato a soli 63 anni. “Credo nel valore spirituale del far musica, momento di conoscenza e luminoso strumento di ricerca e condivisione”, diceva, e la sua multiforme attività esattamente a questo si è sempre ispirata, sia dirigendo orchestre ed ensemble in tutta Europa, Stati Uniti e America Latina, sia come interprete all’organo, ma anche scoprendola, studiandola e spendendosi per “costruire” occasioni per farla.
Mazza fu infatti tra le principali anime delle iniziative musicali organizzate nel capoluogo e direttore del Cid - Circolo musicale sondriese, nonché estensore del progetto per la realizzazione dell’organo della chiesa di San Rocco e fondatore e direttore dell’Orchestra giovanile Paul Harris di Milano. Sempre a Milano dal 2006 insegnava organo e composizione organistica al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, oltre a tenere lezioni e masterclass di direzione d’orchestra al Berry College University of Georgia (Usa). Mazza mantenne sempre stretti legami con la sua cittadina natale, dove la famiglia d’origine è molto nota (il fratello Carlo, architetto, è l’assessore all’ambiente del Comune di Sondrio) e per lungo tempo ha vissuto con la moglie Chiara Conforto, medico, e i quattro figli. Nel 2011 insieme dovettero sopportare la più terribile delle prove: la tragica scomparsa di Rachele, vittima a 12 anni soltanto di una caduta da cavallo.