Sondrio, 12 maggio 2011 - Tragico incidente ieri pomeriggio, poco prima delle 16, nel centro di equitazione «Meriggio» di Albosaggia, in via Gerone. Una ragazzina sondriese di 12 anni, Rachele Mazza, esperta nonostante la giovanissima età (ha fatto diverse gare), ha perso la vita cadendo da cavallo.

Tutto è accaduto nel giro di pochi secondi: l’adolescente era in sella al cavallo e indossava il regolare casco. Si stava esercitando nel salto agli ostacoli e, a un certo punto, nel saltare sembra una sbarra alta 80 centimetri, l’animale è incespicato, forse ha esitato un attimo di troppo nel saltare l’ostacolo.

La ragazzina è caduta riportando un violento trauma facciale e il cavallo le è rovinato addosso, provocandole lesioni gravissime. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 con l’ambulanza della Cri e anche con l’elicottero decollato dalla base aerea di Caiolo. Rachele è stata trasportata d’urgenza in codice rosso all’ospedale di Sondrio.
 

Le sue condizioni apparse subito molto gravi. Poi sono precipitate ed è morta poco prima delle 18 per le gravissime lesioni riportate nell’incidente. Rachele era figlia di due persone molto conosciute a Sondrio. Il padre è l’affermato musicista e direttore d’orchestra Giovanni Battista Mazza, direttore artistico del Cid, mentre la mamma è un conosciuto medico omeopata, la dottoressa Chiara Conforto.
 

Rachele, che frequentava la 2^ media alla Ligari e viveva in città, lascia nel dolore anche tre fratelli.
La sua più grande passione era proprio l’equitazione, che praticava fin da molto piccola, passione che le ha strappato la vita ad appena 12 anni.

Al terribile hanno assistito le altre ragazzine che si trovavano al maneggio per allenarsi e i genitori che erano andate a prenderle, tutti in lacrime dopo l’accaduto a domandarsi come sia stato possibile: «Rachele è una ragazzina in gamba», le poche parole sussurrate da una mamma quando ancora si sperava si salvasse. Sotto choc anche il titolare del centro di equitazione, Carlo Pellegrini, e la figlia, allenatrice nel maneggio, Consuelo. Entrambi non hanno voluto commentare l’accaduto evidentemente sconvolti.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Sondrio per effettuare i rilievi necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Sequestrato il cap, il casco protettivo che indossava regolarmente. La Procura, forse, disporrà l’autopsia.