SARA BALDINI
Cronaca

Sondrio, la banda delle farmacie che imperversava a Castello dell’Acqua in trappola grazie ai droni termici

Due giovani marocchini bloccati nei boschi e uno sulla ciclabile grazie all’allarme lanciato dai residenti

Uno dei giovani stranieri fermati dai carabinieri In basso la farmacia di Castello dell’Acqua con la porta in vetro infranta

Uno dei giovani stranieri fermati dai carabinieri In basso la farmacia di Castello dell’Acqua con la porta in vetro infranta

Castello dell’Acqua (Sondrio), 31 gennaio 2025 – Uno dei tre, manette ai polsi, è stato visto addirittura piangere mentre veniva fatto salire a bordo dell’auto dei Carabinieri che lo ha poi portato in carcere in via Caimi. Sono tutti marocchini, 19 anni appena e senza fissa dimora, i fermati ieri come indiziati dei furti messi a segno nella notte tra mercoledì e giovedì alle farmacie di Poggiridenti Piano e Castello dell’Acqua. Gli accertamenti ancora in corso nella tarda serata da parte dei carabinieri di Sondrio sono volti a stabilire se i tre siano anche gli autori degli altri cinque furti in altrettante farmacie – in ordine temporale Montagna al Piano, Villa di Tirano, Bianzone, Albosaggia e Berbenno - che si sono verificati in Valtellina nelle ultime due settimane. Fino a ieri.

Tecnologie

La pronta segnalazione ai carabinieri da parte di un privato cittadino, le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza, l’ausilio dei droni termici, che dall’alto riescono a individuare anche al buio la presenza di esseri viventi e a seguirne gli spostamenti, sono stati comunque decisivi nel giungere alla cattura dei tre ladri che hanno agito prima a Poggi (bottino 700 euro in contanti) e poi a Castello. Qui però, dopo aver divelto un tombino poi usato come ariete per rompere la porta d’ingresso, il rumore ha fatto insospettire il signor Roberto Zitti, titolare di un’officina in via Cavallari, poco distante dal complesso che ospita anche l’ambulatorio medico. 

Uno dei rapinatori arrestati
Uno dei rapinatori arrestati

Testimonianze

“Ho sentito un forte colpo, saranno state le 4 e mezzo, ho aperto la finestra e sono riuscito a scorgere una figura fuori dalla farmacia – racconta – Allora ha subito chiamato i Carabinieri e poco dopo dalla farmacia sono uscite altre due persone che hanno inforcato le biciclette lasciate poco distanti e si sono dati alla fuga. Siccome la strada era ghiacciata, sull’asfalto si notavano i segni, segni che i Carabinieri hanno seguito finché hanno trovato le bici abbandonate perché i ladri, sentendosi braccati, sono scappati a piedi nei boschi di Chiuro”.

L'inseguimento

A questo punto scatta un serrato inseguimento, “guidato” si può dire dai droni della Squadra emergenza della Protezione Civile che “volavano” praticamente sopra la testa dei fuggitivi. I militari dell’Arma sono riusciti a bloccarne due, mentre il terzo ha proseguito la fuga ma è stato trovato alcune ore dopo e arrestato a propria volta lungo la ciclabile di San Giacomo di Teglio. Il modus operandi dei furti messi a segno a Poggi e Castello ricalca quello dei cinque precedenti.