SARA BALDINI
Cronaca

Uccise a coltellate lo zio a Poggiridenti: non è imputabile

La perizia disposta dal Tribunale di Sondrio su Luca Michele Iannello ha stabilito che il giovane non potrà essere processato

Luca Iannello e a destra lo zio, Davide Conforto

Luca Iannello e a destra lo zio, Davide Conforto

Poggiridenti, 8 febbraio 2025 – Incapacità di intendere e volere o intossicazione cronica da alcol o sostanze stupefacenti sono tra le cause che hanno portato il perito incaricato dall’Ufficio dei gip del Tribunale di Sondrio a dichiarare “non imputabile” Luca Michele Iannello, il ragazzo di 24 anni che al culmine di un litigio il 6 aprile dello scorso anno uccise a coltellate le zio materno, Davide Conforto, di 62 anni.

L’inchiesta

L’inchiesta di cui è titolare il sostituto procuratore Daniele Carli Ballola può ritenersi insomma conclusa. L’omicidio nella grande villa di via Masoni a Poggiridenti Piano dove l’uomo, informatico, viveva da solo. Iannello lo andava spesso a trovare e così quel mattino, quando lasciò casa propria e si diresse in bicicletta verso l’abitazione dello zio.

L’aggressione

In seguito Luca Michele ammise di aver assunto lungo il tragitto dei funghetti allucinogeni. Ciò che accadde in quella casa lo spiegarono soprattutto gli esiti dell’autopsia sul corpo di Conforto, colpito dal nipote - che aveva pure tentato di strangolarlo - con un coltellaccio da cucina per due volte al torace e altrettante, quelle fatali, alla gola.

La telefonata

Fu lo stesso nipote a distanza di diverse ore a chiamare i Carabinieri farfugliando di avere ucciso una persona e i militari dell’Arma trovarono Iannello ad aspettarli nel giardino della grande casa appartenuta ai nonni materni, rimasta poi sotto sequestro sino al novembre scorso.

Dell’efferato e sconvolgente episodio si parlò per giorni anche perché la famiglia di Luca Michele è molto conosciuta e così lo stesso giovane che, sia pure dal comportamento schivo e piuttosto sui generis, dagli amici veniva definito come “incapace di fare male a una mosca”.

Molto chiacchierata era, poi, la vita un po’ disordinata che lo zio Davide conduceva soprattutto di notte in via Masoni, tra musica techno a tutto volume e via vai di amici molto più giovani di lui. Iannello al momento si trova nel reparto Infermeria del carcere di Monza.