Poggiridenti, Luca Iannello uccide lo zio: “Davide Conforto un genio dei computer. Sempre chiuso in casa solo”

I compaesani descrivono la vittima: si trascurava, viveva a modo suo. Conosciute le famiglie, la madre dell’accoltellato era stata a lungo la maestra del paese

Poggiridenti, il nipote uccide lo zio Davide Conforto (nel cerchio)

Poggiridenti, il nipote uccide lo zio Davide Conforto (nel cerchio)

Poggiridenti (Sondrio) –  Poggiridenti, una manciata di chilometri da Sondrio, circa 1.800 abitanti, patria del famoso vino Docg Inferno, si è ritrovata in meno di 24 ore da una mega festa con oltre 250 persone per il conferimento di una cittadinanza onoraria a un fatto di sangue.

L’omicidio si è consumato sabato in via Masoni, nella zona al piano. Un assassinio in famiglia. Luca Iannello, 24 anni, residente a Sondrio, ha ucciso a coltellate dopo una lite lo zio Davide Conforto, 62enne. Agli uomini dell’Arma che indagano sul caso la vittima risulta disoccupata.

«Sono basito. Poggiridenti non è conosciuto per queste cose. Mi spiace. Vorrei fare le condoglianze alle famiglie, che in paese sono molto note. La mamma di Davide, (Fatima Galimberti, ndr) , è stata a lungo maestra in paese, una persona squisita". Il sindaco del paese Giovanni Piasini non si capacita. Il parroco don Umberto Lumina, dal pulpito della chiesa dedicata alla Madonna, ieri mattina ha invitato a "pregare per i fratelli che stanno vivendo un momento difficile di dolore" e a "non commentare i fatti".

Davide Conforto – a detta dei vicini – non si vedeva molto in giro. Abitava nella grande casa di famiglia, in trascuratezza. L’abitazione e il giardino sono maltenuti. All’esterno una piccola Citroen rossa parcheggiata, tutta ammaccata. "Davide era un tipo particolare – racconta un conoscente – un informatico, molto valido coi computer. Ha lavorato anche in Sardegna. Aveva un figlio. Viveva a modo suo, musica spesso alle stelle, tanto disordine e polvere in casa. Non teneva molto alla propria persona. Però era intelligente, portava avanti le proprie idee. L’ultima volta che l’ho visto, mi è sembrato anche un po’ in difficoltà economiche".

La tragedia ha colpito il fratello della vittima Gaetano, geologo per la Provincia ed ex amministratore di Poggiridenti, e la sorella Fiammetta, pediatra e madre del giovane finito in carcere. Il padre del ragazzo è uno stimato musicista. "Genitori bravissimi – a detta di chi li conosce – travolti da un fatto assurdo". I fratelli Conforto sono nipoti, da parte di madre, di uno dei più validi architetti della provincia di Sondrio, lo scomparso Giuseppe Galimberti, al quale sabato scorso è stata intitolata una via a Castione.