SARA BALDINI
Cronaca

L’allerta resta. Normalità lontana dopo la frana

Sondrio, in Prefettura il punto sui lavori svolti. C’è ancora parecchio materiale dal rimuovere.

Ben tre le frane scese lunedì pomeriggio in contemporanea a Valdisotto

Ben tre le frane scese lunedì pomeriggio in contemporanea a Valdisotto

Un quadro di efficienza in una situazione dove permane l’emergenza. Ieri mattina in Prefettura si è tenuta la riunione tra i diversi attori coinvolti a vario titolo in queste giornate convulse per analizzare interventi effettuati e prossime mosse nella gestione post-frana. Anzi, nel post-frane, visto che sono state ben tre distinte, quelle scese lunedì pomeriggio quasi in contemporanea a Valdisotto. Al tavolo del prefetto Anna Pavone, accanto ad Alessandro Pedrini, sindaco anche degli oltre sessanta compaesani di Tola, Aquilone e San Bartolomeo fatti sfollare, c’erano rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, di Anas, Terna, ma anche esponenti dell’amministrazione provinciale e di Regione Lombardia. Si lavora per ripristinare la normalità, ma la strada è ancora lunga, soprattutto perché i sopralluoghi di questi giorni hanno mostrato la realtà per quella che è – si parla ancora di emergenza – e i danni nella loro entità. Che è notevole, soprattutto dal punto di vista della viabilità. Dal municipio di Valdisotto che, di fatto, si è trasformato in una centrale operativa, ha preso avvio la complessa attività di coordinamento dei lavori di sgombero, che continuano praticamente in modo incessante dalla serata di lunedì su più fronti, con stupore degli stessi uomini al lavoro per l’entità di certi massi scesi a valle.

Da ricordare, ancora, che rispetto alla tragedia indimenticata del 1987, lunedì fortunatamente non si sono contati né feriti, né vittime, ma lo scenario è senz’altro inquietante ugualmente, soprattutto se si considera che c’è ancora materiale in movimento e, soprattutto, le previsioni per domani sono pessime. Dal prefetto Pavone sono giunte parole di apprezzamento per il lavoro di coordinamento tra più realtà, che ha garantito fin da subito una risposta efficace all’emergenza. Ora è necessario intensificare ancora meglio questa collaborazione, passando a una gestione strutturata per rimuovere i detriti e ripristinare gli alvei – azioni grazie alle quali si potrà ripristinare la consueta viabilità – e per evitare in futuro situazioni simili.

A livello di rete stradale, essendo rimasto il tratto della statale 38 tra Le Prese e lo svincolo per Bormio l’unico percorribile, si è optato per ridurre il limite di velocità di tutti i mezzi a 60 chilometri orari nella distanza in questione, così da contenere al massimo l’eventualità di incidenti. A vigilare sul rispetto di questa misura provvisoria ci penseranno gli agenti della polizia stradale.