
I lavori per il basamento erano stati già stati realizzati quando il caso è approdato in consiglio comunale
L’appuntamento è per questa sera alle 21 alla palestra comunale al Piano per il consiglio di paese nel quale saranno affrontate "tutte le criticità inerenti alla potenziale costruzione dell’infrastruttura e illustrati gli atti intrapresi dall’Amministrazione Comunale per fermare i lavori". L’infrastruttura in questione è l’antenna alta 35 metri che la società Inwit Spa intende posizionare su un terreno classificato come agricolo in località ca’ Formolli, antistante il passaggio a livello di via Masoni sulla Statale 38. I lavori per il basamento erano stati per altro già stati realizzati quando una decina di giorni fa il caso è approdato in consiglio comunale, lo stesso dove, all’unanimità, si è deciso di lanciare una petizione contro l’antenna. Dettaglio non certo insignificante, la raccolta firme, che ha preso il via lunedì e si protrarrà fino al 14 agosto, è promossa dallo stesso Comune di Poggiridenti il cui Ufficio tecnico ha, di fatto, autorizzato l’infrastruttura ora avversata perché, per ammissione dello stesso sindaco Giovanni Piasini, "nonostante i 60 giorni a sua disposizione, non ha ritenuto di portare all’attenzione istituzionale/politica la richiesta". Un semplice black-out di comunicazione? Fosse anche così, Inwit non pare affatto preoccupata di questa tardiva levata di scudi. "L’infrastruttura di telecomunicazione viene realizzata su terreno privato, nel pieno rispetto delle disposizioni normative e dei vincoli nazionali e regionali e in assoluta conformità dell’autorizzazione ottenuta dall’Amministrazione locale, attraverso il previsto istituto del silenzio-assenso", mette in chiaro la società, che di fronte alle preoccupazioni espresse nella petizione, specifica pure i vantaggi che l’antenna porterà all’intero territorio". Sara Baldini