
Il ricordo di Nobili: il suo bene ha saputo andare oltre ogni ragionevole limite. Promossa una donazione a favore del Centro antiviolenza “Il coraggio di Frida“ .
Una bara di legno chiaro sormontata da tanti fiori colorati (gialli, rossi e arancio), Emilia Nobili li amava, li avrebbe apprezzati. Una nota variopinta e un cielo senza una nuvola che non avrebbero potuto stridere di più, ieri mattina, nel giorno dell’addio da parte di parenti, amici ed ex colleghi all’insegnante in pensione accoltellata a morte dal marito da poco riaccolto nella casa coniugale, dopo mesi di carcere. Emilia stessa lo aveva denunciato, lo scorso ottobre, ma lui era riuscito a impietosirla. La bontà d’animo della donna ha avuto il sopravvento, ma si è rivelata, purtroppo, del tutto mal riposta.
"Un bene, quello profuso da Emilia nei rapporti con gli altri, che ha saputo andare oltre ogni ragionevole limite" le parole di monsignor Rinaldo Valpolini, del Servizio al catecumenato della Diocesi di Como e amico personale dell’insegnante, che ha letto Norberto Gualteroni nella chiesa della Madonna del Carmine (a fianco del camposanto) a Poggiridenti alto, dove sono state officiate le esequie. Toccante anche l’intervento di Alfonsina Pizzatti, che a nome delle amiche e degli amici di Emilia ha letto la poesia di Alda Merini "Sorridi donna". Così come sui manifesti funebri e nell’omelia del parroco don Lumina, nessun riferimento troppo specifico allo sconvolgente ed efferato femminicidio, perché questo è stato. Largo al silenzio, vicinanza al dolore del figlio trentunenne della coppia, Karim, e rispetto per una tragedia che ha lasciato annichilita l’intera comunità cui è stata strappata - e nel peggiore dei modi – Emilia che di questa rappresentava una parte, una parte buona, luminosa, colta. "Un silenzio che non è dimenticanza, ma ricordo… un silenzio che oggi è il nome muto della nostra tristezza – ha letto Pizzatti – Quanti silenzi avranno abitato Emilia e la sua vita! Se ogni essere vivente è destinato al silenzio e ad esso si ritorna, noi tutti con un luminoso abbraccio oggi le diciamo “buon ritorno, Emilia“".
Per ricordare la donna scomparsa è stata promossa una donazione a favore del Centro antiviolenza "Il coraggio di Frida" (L’IBAN è IT06V0569611000000012704X94) cui Emilia Nobili stessa si era rivolta. Poi il triste corteo. Dietro al feretro i parenti e il figlio, occhiali e maglietta nera su pantaloni chiari, che la donna aveva fatto studiare con grande profitto. Si è laureato, ripagandola degli sforzi fatti.