FULVIO D’ERI
Cronaca

Dopo tre anni di lavori è ancora caos treni in Valtellina. La Cisl: “Altri disagi sono inaccettabili”

Dopo i troppi disservizi in Valtellina, a preoccupare il sindacato è il rodaggio con le limitazioni di velocità

La Cisl vede all’orizzonte altri disagi, a cominciare da quelli che potrebbero subire gli studenti ormai pronti a entrare in aula

La Cisl vede all’orizzonte altri disagi, a cominciare da quelli che potrebbero subire gli studenti ormai pronti a entrare in aula

SONDRIO – Dopo tre anni di lavori, il servizio ferroviario in Valtellina avrà raggiunto quel rilevante livello di qualità promesso? Se lo augurano un po’ tutti in provincia dopo i troppi disservizi dei mesi scorsi. Ma la Cisl vede all’orizzonte altri disagi, a cominciare da quelli che potrebbero subire gli studenti ormai pronti a entrare in aula.

“Terminati i lavori sull’infrastruttura ferroviaria, lunedì i treni riprenderanno a viaggiare sulle nostre linee ma già si intravedono tanti altri problemi – dice Michele Fedele, referente Cisl del Settore Trasporti – Disagi potranno verificarsi soprattutto per gli studenti-pendolari che domani, primo giorno del nuovo anno scolastico, e sabato dovranno usufruire del servizio sostitutivo di autobus con evidenti problemi determinati dalla disponibilità dei bus, probabilmente non adeguata al trasporto del consistente numero di ragazzi. A tal proposito c’è da segnalare che nella provincia di Lecco alcuni sindaci, in primis quello del capoluogo, prevedendo disagi per l’inadeguatezza del servizio sostitutivo di autobus rispetto all’effettivo fabbisogno di mobilità degli studenti hanno disposto con ordinanza il posticipo dell’avvio delle lezioni delle scuole superiori a lunedì 15”. Anche in provincia di Sondrio Cisl vede disagi non solo nei primi giorni di scuola ma anche successivamente.

“Purtroppo i disagi nella nostra provincia, soprattutto per gli studenti-pendolari, non saranno limitati alle sole giornate di domani e dopo ma molto probabilmente proseguiranno almeno per qualche settimana. Infatti dopo i lavori sull’infrastruttura ferroviaria seguirà un periodo di rodaggio con limitazioni di velocità dei treni che determineranno tempi di percorrenza più lunghi e ancora un parziale utilizzo del servizio sostitutivo con autobus. Ciò potrebbe avere ripercussioni negative anche sulla viabilità stradale in quanto, data la precarietà del servizio ferroviario, è possibile prevedere che alcuni studenti saranno accompagnati a scuola dai genitori sul mezzo di trasporto privato, con conseguente aggravio dell’intensità del traffico stradale. Auspichiamo che i disagi paventati siano affrontati in modo adeguato dai gestori ferroviari e che il periodo di rodaggio sia contenuto per avere nella nostra provincia, una volta a regime, una mobilità ferroviaria accettabile che ci faccia dimenticare i numerosi problemi che si sono verificati negli ultimi anni”.

Dopo tre estati di intensi lavori sull’infrastruttura ferroviaria e l’immissione di nuovo e più moderno materiale rotabile, almeno sulla carta il servizio ferroviario in provincia di Sondrio dovrebbe aver raggiunto un rilevante livello di qualità. “Sarà così? – si chiede la Cisl – Attendiamo fiduciosi di constatarlo, sperando vivamente di non rimanere ancora una volta delusi”.