FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Covid, l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia. I familiari delle vittime: “Non smettiamo di crederci”

Dopo la richiesta di archiviazione da parte della procura di Bergamo della parte locale dell’indagine, "restano in piedi altri filoni di cui continuiamo a dare testimonianza"

I familiari delle vittime

I familiari delle vittime

Bergamo – I familiari delle vittime del Covid19 dell’Associazione #Sereniesempreuniti hanno voluto così commentare la notizia sulla richiesta l’archiviazione da parte della procura di Bergamo del filone locale dell’inchiesta Covid. "Il capitolo sull’ospedale di Alzano Lombardo è stato la matrice della maxi-inchiesta che ha poi portato ad individuare responsabilità apicali nella gestione della pandemia che hanno riguardato ministeri, la presidenza del Consiglio e altissimi funzionari. Tutti archiviati dal tribunale dei ministri di Brescia, contro cui non si può fare opposizione in Italia. Mentre abbiamo invece presentato ricorso alla Cedu. Perciò crediamo che la richiesta di archiviazione in merito ai reati di epidemia colposa e omicidio colposo nei confronti di Francesco Locati, allora direttore generale dell’Asst Bergamo est, del direttore sanitario Roberto Cosentina e di Giuseppe Marzulli, ex direttore medico, sia abbastanza logica. Restano però in piedi altri filoni della maxi indagine di cui continuiamo a fare memoria perché per noi ha ancora senso crederci. Anzi, insieme ai nostri legali, non abbiamo mai smesso di crederci".

E l’avvocato Consuelo Locati, del team dei legali che assiste l’associazione ha sottolineato: "Attendiamo la notifica della richiesta di archiviazione a quelli tra i familiari che sono stati individuati come persone offese; cioè che avevano presentato l’esposto nel 2020. Costoro hanno chiesto di essere notiziati di un’eventuale richiesta di archiviazione. Si tratta comunque di un filone residuale rispetto a quello più importante riguardante il piano pandemico e il falso che ancora non è stato archiviato e per il quale è stata fissata l’udienza a Roma il 20 giugno". Il 20 giugno prossimo al tribunale penale di Roma, fanno sapere dall’associazione, si discuterà l’opposizione all’archiviazione promossa dal team dei legali che segue i familiari, in merito ai reati di falso nelle autodichiarazioni e in merito al mancato adeguamento del piano pandemico nazionale. Indagati per il mancato adeguamento del piano pandemico: Giuseppe Ruocco, Raniero Guerra, Maria Grazia Pompa e Francesco Maraglino. Per il falso nelle autovolatuzioni inviate all’Oms e alla Commissione europea Raniero Guerra, Claudio D’Amario, Francesco Maraglino, Loredana Vellucci e Mauro Dionisio.