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L’autostrada A9 compie 100 anni: il progetto, l’inaugurazione e l’evoluzione della Lainate-Como-Chiasso

La seconda autostrada d'Italia: quei 31,5 km fino al confine svizzero. Primo viaggio il 28 giugno 2025. In occasione dell’anniversario si terrà una passerella di auto storiche dal Museo storico Alfa Romeo di Arese e Como

Autostrada A9, 100 anni

Autostrada A9, 100 anni

Milano, 28 giugno 2025 – Buon compleanno A9! Domani, domenica 29 giugno, si celebra il Centenario dell’autostrada, arteria fondamentale per lo sviluppo economico e turistico di Como, di Lario e Brianza e dell’intero territorio provinciale. Con 100 auto storiche si festeggerà il passato, strizzando l’occhio al futuro.

L’Autostrada A9, Lainate – Como - Chiasso, pietra miliare della mobilità, è stata posta nove mesi dopo il varo del tratto Milano-Lainate-Varese che il Re d’Italia Vittorio Emanuele III inaugurò a bordo della Lancia Trikappa il 21 settembre 1924: nacque così l’autostrada a pedaggio più antica del mondo.

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Una passerella di auto storiche

Grazie al supporto di Regione Lombardia, Provincia di Como e Comune di Como, con fedeltà alla storia e amore per il motorismo di tutte le epoche, il Veteran Car Club Como, federato ASI, propone domenica 29 giugno una passerella antologica di 100 auto dagli anni Venti al ‘75: ritrovo (ore 8.30) e partenza (ore 10.30) dei veicoli nel celebre polo culturale della mobilità, qual è il Museo storico Alfa Romeo di Arese.

Da lì il “serpentone” delle auto ripercorrerà l’arteria A9 con il supporto della società Autostrada per l’Italia e di pattuglie della Polizia Stradale. L’arrivo nel capoluogo lariano è previsto per le ore 11.30 nella centrale piazza Cavour a Como, grazie alla sensibilità del Comune di Como, dove le auto verranno posizionate e presentate sul palco, valorizzandone le peculiarità storiche e tecnologiche. Rilevante la presenza, a fianco al comitato organizzatore dell’evento motoristico storico, del Panathlon International Club Como e di un Ente di grande importanza per gli automobilisti lariani che, nel 2026, festeggerà i suoi primi 100 anni, l’Automobile Club Como. Dopo la passerella in piazza Cavour, dalle ore 12.30 circa i veicoli percorreranno il lungolago e giungeranno a Villa Gallia - Saporiti, sede della Provincia di Como.

L’auto più datata sarà una rara Fiat 505F del 1921. Apripista è Lancia Stratos telaio 0 della collezione ASI Bertone, disegnata da Marcello Gandini, alimentata a biocarburante secondo gli studi condotti dalla Commissione ASI Green presieduta dall’ing. Francesco Di Lauro. Lancia Stratos vinse il campionato del mondo rally marche nel 1974, 1975, 1976.

Auto storiche in corteo per i 100 anni dell'A9
Auto storiche in corteo per i 100 anni dell'A9

Il progetto dell'autostrada A9

Il progetto dell’autostrada A9, ramo della Milano-Laghi, nasce a seguito dell’iniziativa privata dell’ingegner Piero Puricelli, che nel 1922 ottenne la concessione per la costruzione e l’esercizio di una strada riservata esclusivamente ai veicoli a motore. 

L’idea dell’autostrada si sviluppava in un contesto in cui l’automobile era ancora un mezzo elitario, ma con un potenziale crescente. Infatti, l’area metropolitana di Milano, ricca di attività e distretto industriale tra i più produttivi del Paese, ospitava gran parte degli autoveicoli circolanti in Italia.

I lavori e l’inaugurazione

I lavori, iniziati ufficialmente alla fine del marzo 1923, vennero eseguiti dalla “Società Anonima Puricelli Strade e Cave”, mentre l’autostrada Milano-Varese fu inaugurata il 21 settembre 1924 alla presenza di re Vittorio Emanuele III e costituì il primo esempio al mondo di strada a pedaggio riservata alle automobili. 

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Allora il numero di auto in Italia non arrivava a 60.000, gli autocarri erano la metà e i pullman circa 2.500, contro un parco auto attuale di oltre 40 milioni di veicoli. A distanza di un anno dal taglio del nastro della A8 Milano-Varese, il 28 giugno 1925 venne inaugurata la diramazione da Lainate a Como e la successiva apertura del tratto Gallarate-Sesto Calende. 

Il tracciato, conosciuto oggi come Lainate-Como-Chiasso, misura complessivamente 31,5 km. Gli ultimi 8,5 km collegano Como e Chiasso e sono percorsi oggi quotidianamente da circa 20/25.000 veicoli su ciascuna direzione, con punte che toccano i 30.000 veicoli.

L’infrastruttura presentava fin dalle origini caratteristiche innovative: tracciato riservato, carreggiate separate, curve progettate per velocità elevate e pendenze ridotte. Un modello che sarebbe stato poi ripreso nella costruzione della rete autostradale nazionale. La Milano-Laghi fu quindi non solo un’opera simbolo della modernità, ma anche un laboratorio tecnico che contribuì a definire gli standard costruttivi delle autostrade europee del dopoguerra.

Il tracciato

L’infrastruttura, di conseguenza, fu concepita per rispondere sia alla domanda di trasporto privato in forte espansione, sia all’esigenza di collegare Milano a Varese e alle località turistiche dei laghi, in particolare Como e il Lago Maggiore.

Il tracciato della Milano-Laghi venne pensato per svilupparsi lungo tre direttrici: Milano-Varese (A8), Milano-Como (A9) e Sesto Calende (oggi questo collegamento è assicurato dalla diramazione Gallarate-Gattico, che unisce la A8 alla A26).

Nel 1925 percorrere l’Autostrada A9 costava 12 lire nel tratto da Milano a Como (19 lire per l’andata e ritorno) con una vetturetta o un camioncino con motore fino a 17 HP. Un’attenta ricerca storica ha indagato su chi sostenne i costi per la realizzazione dell’autostrada A9 nel ramo comasco, un mix di capitale pubblico e privato che fa riflettere.

Lo sviluppo dell’A9 e la connessione con la Svizzera

L'importanza strategica del tracciato A9, che si sviluppa da Lainate al confine di Stato, è legata sia alla funzione turistica – collegando Milano con il Lago di Como e i centri del Lario – sia a quella industriale, attraversando aree densamente popolate e ad alta vocazione produttiva, come la Brianza e il Comasco. Insieme alla A8, la A9 costituiva già all’epoca un’asse imprescindibile per il traffico passeggeri e merci tra Italia ed Europa centrale.

Bisognerà poi attendere il 1963 per l’avvio della realizzazione del tronco finale, da Como al confine di Stato, per mano di “Autostrade” Concessioni e Costruzioni S.p.A. (costituita dall’IRI). Con una estensione pari a 8,5 km, aveva la funzione di raccordo con la futura autostrada elvetica A2, attraverso il traforo del S. Gottardo.

Di quel raccordo, un primo tratto di 5,8 chilometri, tra la barriera di Grandate e l’allacciamento di Via Bellinzona a Como, percorribile per motivi tecnici solo in direzione Milano, venne aperto all’esercizio il 24 dicembre 1968. Invece, il rimanente tratto di 2,7 chilometri, sino al valico di Brogeda, fu inaugurato il 1° dicembre 1971.

Tuttavia, solo con l’apertura al traffico commerciale del piazzale di dogana avvenuta il 12 febbraio 1973, l’interconnessione della A9 Lainate-Chiasso con la rete autostradale svizzera - lungo l’itinerario internazionale E35, che collega oggi il cuore dell’Europa, da Amsterdam a Roma passando per Francoforte e Basilea -p oté dirsi, di fatto, completata. Fino a quella data, infatti, il nuovo valico era riservato esclusivamente al traffico turistico.

Le lavorazioni, peraltro, si svolsero in parallelo al raddoppio del tratto Lainate–Como, a testimonianza del crescente incremento dei flussi di traffico e della necessità di potenziare la capacità della direttrice.

100 anni di autostrada A9
100 anni di autostrada A9

I lavori e le gallerie

I lavori per la costruzione dell’infrastruttura, pur su un’estensione relativamente ridotta, durarono quasi un decennio e richiesero soluzioni ingegneristiche complesse a causa delle difficili condizioni geologiche e urbanistiche del territorio. Particolarmente critico fu lo scavo della galleria di Monte Quarcino (600 metri), dove la presenza di limi glaciali impedì l’adozione di tecniche di consolidamento moderne e impose il ritorno a tecnologie tradizionali come le armature in legno. In totale furono realizzate 5 gallerie – tra cui San Fermo (690 m) e Monte Olimpino (486 m) – e 7 viadotti (Lucino, Valfresca, Terrazze, Fati, ecc.), per un’estensione complessiva di oltre 3 km su un tracciato di 8,5.

L’intero tratto Como-Chiasso risulta tuttora tra i più complessi in termini infrastrutturali, dal momento che circa il 40% del tracciato si estende in galleria o lungo viadotti. Nel corso degli anni, una progressiva intensificazione dei traffici passeggeri e merci rese sempre più evidente la necessità di potenziare la capacità del tracciato, in particolare nel tratto Lainate-Como. A fronte di ciò, dopo una serie di interventi attuati tra gli anni Ottanta e Novanta, il tratto tra Lainate e Grandate è stato oggetto, tra il 2009 e il 2012, di un progetto di potenziamento infrastrutturale. La fine dei lavori ha consentito un ampliamento a tre corsie per senso di marcia, per circa 23 km di tracciato.

Una delle gallerie dell'A9
Una delle gallerie dell'A9

Una rete in continua evoluzione

Negli ultimi anni, il tracciato della A9 ha beneficiato di un ampio piano di rigenerazione della rete promosso da Autostrade per l’Italia, volto a garantire maggiori standard di sicurezza e sostenibilità ambientale lungo una delle direttrici più trafficate del Nord Italia. Tra gli interventi più significativi figura il viadotto Fati, situato al km 40+300, oggetto di un programma di ammodernamento che ha previsto il rinforzo delle travi d’impalcato e il rifacimento completo della pavimentazione. 

Particolare attenzione è stata riservata al sistema delle gallerie, con una duplice modalità di intervento. Da un lato, il potenziamento degli impianti tecnologici – previsto dal D.lgs. 264/2006 – ha portato al completo rinnovamento delle dotazioni di sicurezza e controllo presenti nei tunnel. Dall’altro, a partire dal 2020, è stato avviato un programma di rigenerazione strutturale dei fornici delle gallerie Monte Olimpino, Monte Quarcino, Terrazze, Villa Maria e San Fermo. l completamento della fase intensiva di questi lavori è avvenuto l’8 maggio 2024, con la riapertura della galleria San Fermo Nord.

Più sicurezza, meno consumi

Sulla A9 prosegue l’ammodernamento tecnologico promosso da Autostrade per l’Italia, con interventi che puntano a ridurre i consumi energetici e aumentare la sicurezza. Tra le principali azioni, il piano di relamping degli svincoli con tecnologia LED, che prevede la sostituzione dell’illuminazione tradizionale con dispositivi a basso consumo lungo le rampe di svincolo, nonché nelle aree di servizio. Ad oggi, lungo la A9 sono già stati installati nuovi apparecchi illuminanti su dieci svincoli (rispetto agli undici complessivi).