
L’elisoccorso di Sondrio è riuscito ad individuare i due alpinisti
Domenica - la prima, tra l’altro, di questa estate - la Stazione di Valmasino del Soccorso alpino è stata impegnata per due interventi. Il primo, alle 14.30, in Val di Mello, per un escursionista disperso: era uscito con altre persone che intorno a mezzogiorno lo avevano, però, perso di vista. Dopo una prima ricerca senza esito, hanno preferito chiamare il 112. Una squadra del CNSAS - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e il SAGF - Soccorso alpino Guardia di finanza hanno iniziato a battere i sentieri primari, era stato richiesto anche l’intervento dell’elicottero dei Vigili del fuoco ma nel frattempo l’escursionista è stato trovato dalle squadre. Operazioni finite alle 16.30, due ore dopo l’attivazione. Il secondo intervento è scattato invece alle 21 per il mancato rientro di due alpinisti, nella zona del rifugio Allievi. Partiti alle 6.30, avrebbero fatto la salita dello spigolo Parravicini, a 2.700 metri. Sul posto l’elisoccorso di Sondrio di AREU, che con un sorvolo ha individuato i due alpinisti che stavano scendendo in autonomia da un canale. In piazzola era già pronta una squadra del CNSAS, per essere trasportata in quota in caso di necessità. Intervento finito alle 22.30. Tutto è bene ciò che finisce bene, naturalmente, ma proprio a commento di questo doppio intervento dai social è arrivata una considerazione che non va sottovalutata. "Pensate un po’ quanto risparmio, risparmio di energie, di tempo e soldi se mettessero dei ripetitori e ci fosse il famoso campo per i cellulari – recita così - L’amico lo chiami e ti direbbe dove si trova, gli alpinisti idem. Copiamo qualcosa dalla Svizzera!". Non si è fatta attendere la risposta di un’altra persona che scrive "Come sai ero ieri in Valmasino… e ho notato subito la totale assenza di segnale". S.B.