Il macchinario per la risonanza magnetica
Il nuovo macchinario per la risonanza magnetica è entrato in funzione all’ospedale di Sondrio nel reparto di radiologia. Un’apparecchiatura di ultima generazione che qualifica la dotazione strumentale al servizio dei cittadini e qualifica la struttura ospedaliera del capoluogo di provincia. "La nuova risonanza magnetica – spiega Raffaella Pesenti, medico radiologo del reparto diretto da Franco Clarizia – offre un’elevata qualità dell’imaging diagnostico e garantisce procedure maggiormente produttive e sostenibili, un flusso di lavoro ottimizzato nel tempo, scansioni e imaging affidabili, sicure e ad alte prestazioni, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale sull’encefalo. Consente inoltre di eseguire tutti gli esami essendo dotata di bobine specifiche per lo studio di vari distretti, anche la mammella". La radiologia è una delle strutture complesse che costituiscono il dipartimento dei servizi clinici diretto da Claudio Barbonetti. Con la piena operatività della nuova apparecchiatura è iniziato lo smantellamento dell’unità mobile, posizionata davanti all’ingresso del padiglione est, che in questi mesi ha garantito il livello di prestazioni e soddisfatto sia il fabbisogno interno, per gli esami prescritti ai degenti, che quello esterno, per le richieste degli utenti.
L’installazione della nuova risonanza magnetica, più sofisticata rispetto a quella già in uso da tempo nel reparto di radiologia dell’ospedale di Sondrio, aveva infatti richiesto l’adeguamento degli spazi interni alla radiologia, al piano terra del padiglione nord, con il completo rifacimento dell’impianto di raffreddamento. Un ulteriore macchinario, dopo quelli installati nei mesi scorsi in altri reparti, è operativo nella struttura ospedaliera sondriese che ora potrà rispondere maggiormente alle richieste di esami di questo genere. Gli esami con la nuova risonanza magnetica si effettuano dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20, e anche per alcuni sabati al mese, dalle ore 8 alle ore 18, allo scopo di ridurre le liste di attesa. Fulvio D’Eri