
Il sindacalista Giorgio Nana oggi in pensione ha seguito per anni il settore trasporti
Sondrio, 15 novembre 2024 – Meno corse ma puntuali e senza problematiche. Ritardi, soppressioni, disguidi e tante altre “imperfezioni” fanno infuriare ormai ogni settimana per non dire ogni giorno i tanti pendolari che scelgono, per necessità, di prendere il treno per recarsi al posto di lavoro. E, ovviamente, fanno arrabbiare anche i turisti o, in generale, gli utenti che scelgono questo mezzo di trasporto, assai ecologico e in linea con il “green style”, per visitare le numerose località turistiche della provincia di Sondrio. Quali le soluzioni? In tanti ovviamente auspicano che, dopo i tanti disservizi post lavori estivi eseguiti sulla linea da Rfi per migliorare il collegamento, le cose migliorino in un prossimo futuro ma c’è anche chi è (purtroppo) rassegnato a questi disguidi. Che fare? Una soluzione, proposta da molti anche a livello regionale, è quella di togliere alcune corse, quelle in cui oggettivamente viaggia pochissima gente (soprattutto in provincia di Sondrio), per avere una maggiore efficienza in quelle rimanenti. Teoria non nuova che viene rilanciata da Giorgio Nana, per anni segretario dei trasporti Cgil (Filt), che l’aveva già “pensata” e proposta tanti anni fa.
L’idea
“Effettuare meno corse per permettere un servizio efficiente – dice Nana, oggi in pensione – potrebbe essere una soluzione efficace ad una problematica come quella del trasporto sui treni che sta diventando sempre più grave. Si leverebbero, ovviamente, quelle corse in cui salgono pochi, pochissimi, passeggeri. E ce ne sono. Noi dobbiamo renderci conto che, malgrado tutti i lavori effettuati e tutti quelli che si faranno in futuro, la linea ferroviaria valtellinese è a binario unico. E questo comporta, nel caso di un guasto di un convoglio sulla linea, ritardi anche notevoli. Sulla linea Tirano–Milano, ogni giorno, viaggiano una settantina di convogli, 35 a salire e 35 a scendere, e se uno di questi treni ha un problema è chiaro che fioccano… i ritardi per gli altri treni che non possono circolare fino alla risoluzione del problema. Sono convinto che ci siano dei treni che si possono tranquillamente eliminare, perché poco utilizzati in provincia di Sondrio. Lo pensavo 15 anni fa e lo penso anche ora: levare alcune corse per poter garantire un servizio migliore”. Intanto in stazione a Sondrio è stato rimosso il convoglio deragliato lo scorso 7 novembre.