
Il camion della società Secam e l’auto dei carabinieri sul luogo della tragedia La vittima quando era in attività lavorava all’ospedale Morelli
Sondalo (Sondrio) – L’uomo alla guida del camion che ieri mattina l’ha travolta ha assistito impietrito, sconvolto e visibilmente sotto choc, alle operazioni - vane - di soccorso, all’arrivo dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, dei curiosi che nel giro di qualche istante si sono assiepati lì, in via Vanoni, a pochi passi dal municipio di Sondalo dove è terminata la vita di Alida Maria Cossi, 81 anni da compiere il 30 giugno. Vedova, la donna era uscita dalla propria abitazione di via Foscolo come era solita fare ogni giorno per la spesa e sbrigare piccole commissioni. Cosa sia successo esattamente ieri una manciata di minuti dopo le 8 è al vaglio dei Carabinieri di Tirano, coordinati dal capitano Riccardo Angeletti, anche se è fuori dubbio che il decesso dell’anziana sia stato causato dall’investimento da parte del mezzo pesante appartenente alla società Secam che si trovava per strada per la raccolta dei rifiuti.
"Non l’ha vista, non l’ha vista", commentavano sottovoce a bordo strada. Con ogni probabilità l’uomo alla guida, che dopo lo stop si stava apprestando a svoltare, vuoi per l’altezza del camion oppure per il cosiddetto "angolo morto", ovvero quella zona (sempre più spesso segnalata sui mezzi pesanti) inaccessibile al campo visivo del conducente di un veicolo e non "coperta" neppure dagli specchietti che, soprattutto al momento di cambio di direzione o di sorpasso, può causare incidenti anche mortali. Alida Maria Cossi non ha avuto scampo.
Non si trovava già più sul marciapiede quando è stata travolta dal camion, ma neppure i soccorsi tempestivi giunti in codice rosso dal vicino ospedale Morelli si sono rivelati di qualche utilità, perché i sanitari giunti in via Vanoni non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’anziana che sino alla pensione aveva lavorato proprio nei padiglioni del nosocomio che a Sondalo ancora chiamano "Villaggio", esattamente come nel secolo scorso, quando era un’autentica cittadella dove da tutta Italia giungevano pazienti per guarire – anche con l’aria buona – dalla tubercolosi. Alida Maria più di trent’anni fa aveva perso un figlio in un incidente stradale: per i familiari un nuovo, brutto colpo con la tragedia di ieri mattina che nessuno avrebbe certo potuto prevedere. Al momento ancora non è stata fissata la data delle esequie della donna, mentre per il conducente del camion è più che verosimile che venga formalizzata l’accusa di omicidio stradale.