
La vettura su cui viaggiava la vittima danneggiata a seguito dell’incidente
GAMBOLÒ (Pavia) Stava percorrendo con la sua Opel Agila il rettilineo della provinciale 183 che collega Gambolò, la cittadina lomellina dove abitava e la vicina Tromello quando, per cause ancora in fase di accertamento da parte degli agenti della polizia stradale intervenuta sul posto per i rilievi, ne ha perso controllo ed uscito di strada. L’auto è finita in un campo adiacente la sede stradale ma non si è fermata e, anzi, ha scarrocciato per alcune decine di metri prima di finire la sua corsa schiantandosi contro un albero. Per Alessandro Arrigoni, 19 anni, non c’è stato campo. Il giovane è stato sbalzato dall’abitacolo ed è finito a qualche metro di distanza dalla sua auto. Quando sul posto, erano da poco passate le 3.30 della notte tra martedì e ieri, sono arrivati il personale medico del 118 e una ambulanza della Croce Garlaschese, per lui non c’era più nulla da fare. Il decesso è stato dichiarato sul posto.
Una dinamica strana quella del sinistro che è costato la vita al giovanissimo gambolese su cui gli accertamenti in corso dovranno fare luce. Sembra tuttavia sicuro che non ci siano altri veicoli coinvolti che non si siano fermati. Ecco allora che per il momento a tenere banco sono solo le ipotesi: un colpo di sonno, non improbabile considerata, l’ora; la velocità sostenuta in giorni nei quali la pioggia ha reso viscido il fondo stradale; un ostacolo, magari un animale selvatico, che gli si è parato davanti all’ultimo istante impedendogli di sterzare e riprendere il controllo dell’auto. Di certo c’è, secondo quanto stabilito dalla polstrada, è che l’uscita di strada è avvenuta in un tratto rettilineo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno lavorato per alcune ore per le operazioni di messa in sicurezza del veicolo e della sede stradale. Alessandro Arrigoni si era diplomato lo scorso anno, ma sembra non fosse particolarmente conosciuto in città. "Io non lo conoscevo – conferma il sindaco di Gambolò, Antonio Costantino – ma a titolo personale e dell’amministrazione che guido voglio esprimere il dolore per questa disgrazia e, con tutta la cittadinanza, ci uniamo al dolore della famiglia". La salma del diciannovenne è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrà decidere se far effettuare l’autopsia o se, visto che non ci sono altri coinvolti, concedere il nulla osta per la restituzione alla famiglia per la celebrazioni delle esequie.