L’orrore ad Aprica, la madre morta a letto e il padre agonizzante. Il figlio: "ma qui è tutto a posto"

Il figlio 60enne, indagato e trasferito in Psichiatria a Sondrio

Il complesso dove si trova l'appartamento della tragedia; a sinistra, i sigilli sulla porta (ANP)

Il complesso dove si trova l'appartamento della tragedia; a sinistra, i sigilli sulla porta (ANP)

Aprica, 14 aprile 2024 –  Abbandono , disagio, solitudine. Sembrano questi i tratti distintivi di una nuova tragedia che squarcia la tranquillità della Valtellina. A una settimana esatta dall’omicidio di Poggiridenti, dove il nipote Luca Iannello, 24 anni, ha ucciso lo zio 62enne, Davide Conforto, la provincia di Sondrio si trova ancora al centro della cronaca. Teatro, questa volta, un’abitazione di via Europa, al civico 106, nella località turistica di Aprica, al confine con la provincia di Brescia. Una bella palazzina di tre piani più mansarda di colore rosato, al piano terra alcune attività commerciali. Nel condominio Anna Maria Squarza Monticelli, 91 anni, di Verona, è stata trovata morta l’altra sera nel suo letto, con a fianco il marito 90enne Giorgio Monticelli con un’evidente cancrena a una gamba e in gravissimo stato di denutrizione.

I carabinieri hanno suonato alla porta dell’appartamento per un controllo, allertati dai vicini di casa che avevano avvertito un forte odore provenire dall’abitazione. Nessuna risposta, ma sentendo dei rumori provenire dall’interno i militari hanno insistito. La porta era aperta. "È tutto a posto in casa, perché siete venuti?", ha detto il figlio sessantenne della coppia, Antonio, che aveva la tv accesa. Una volta dentro, i militari hanno trovato i due anziani nel letto. Lei morta probabilmente da diverse settimane, un lenzuolo sul viso, e il coniuge gravissimo accanto a lei, in condizioni di denutrizione e disidratazione. L’anziano è stato portato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita. La salma della donna è invece all’obitorio di Sondrio a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il magistrato di turno, la dottoressa Chiara Costagliola, ha già disposto l’autopsia per accertare le cause della morte della 91enne. La Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, ha disposto accurati accertamenti da parte dell’Arma provinciale guidata dal colonnello Marco Piras.

Il figlio , probabilmente in stato confusionale, interrogato in mattinata dai carabinieri, non è stato arrestato, ma trasferito nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Sondrio. È stato indagato con le accuse di abbandono di incapace e occultamento di cadavere. L’uomo, disoccupato, vive grazie alle pensioni degli anziani genitori. La famiglia è originaria di Verona, si è trasferita nella località turistica della Valtellina per l’emergenza Covid. Dopo la pandemia non se ne sono più andati. Ora l’appartamento di via Europa è posto sotto sequestro.

I vicini riferiscono che la coppia di anziani non si vedeva da tempo in paese, pare soffrissero di gravi patologie legate all’età molto avanzata. Giorgio Monticelli in attività faceva il geometra. Una famiglia benestante con più case. Il figlio Antonio usciva poco dalla palazzina. Testa bassa, andava a fare le compere (così se lo ricordano anche a Verona). Era riservato. Non salutava. Nessuno scambio di battute in strada, se incontrava qualcuno. Era sempre in casa con le finestre chiuse e le tapparelle abbassate.

Ad Aprica , stazione sciistica molto amata dai turisti lombardi, i residenti sono sgomenti per l’accaduto. E adesso molti si chiedono se non si sarebbe potuto fare qualcosa per quella famiglia arrivata da fuori provincia per vivere nel verde e nella tranquillità della località orobica.