
I tre premiati con il Gervasino d’oro Benito Moriconi Cristina Pedrana e Mario Alberto Pedranzini con il sindaco Silvia Cavazzi
Il Gervasino d’Oro a Benito Moriconi, Cristina Pedrana e Mario Alberto Pedranzini. Tre profili di eccellenza, in ambiti diversi, cultura, sport, economia, che hanno dato lustro a Bormio, con un comune denominatore: il Passo dello Stelvio che quest’anno taglia il traguardo dei 200 anni. La commissione istituita dal Comune, nell’assegnazione del Gervasino d’Oro 2025, ha individuato questo criterio, scegliendo una storica, Cristina Pedrana, uno sportivo, Benito Moriconi, e un banchiere, Mario Alberto Pedranzini. La cerimonia si è tenuta nella Stua Granda di palazzo De Simoni. Giunta al quarto anno, la benemerenza è diventata una consuetudine per i cittadini che "abbiano in qualsiasi modo giovato a Bormio".
Cristina Pedrana, laureata in Lettere classiche, già insegnante di italiano e latino al Liceo scientifico Donegani di Sondrio, ha creato e promosso il Progetto Donegani. Il premio "rende omaggio alla sua instancabile dedizione, per come ha saputo coinvolgere le giovani generazioni, trasmettendo loro non solo conoscenza ma l’amore per la memoria".
Benito Moriconi, bormino di adozione, ha dedicato la sua vita allo sci di fondo, come atleta e allenatore: fondatore dello Sci Club Alta Valtellina, ha guidato la Nazionale femminile alla vittoria a Olimpiadi e Mondiali. Il Gervasino d’oro celebra "non solo l’allenatore di successo, ma l’uomo che ha saputo trasformare la passione in eredità".
Mario Alberto Pedranzini, laurea all’Università Bocconi, nel 1977 è entrato in Banca Popolare di Sondrio, fino a diventarne direttore generale e consigliere delegato, è anche vicepresidente dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana. "Ha saputo combinare competenza professionale e sensibilità territoriale, anche attraverso il supporto a iniziative culturali, sportive e sociali".
Fulvio D’Eri