
Martina Absinta si è laureata con 110 e lode in Medicina nel 2006
Milano, 4 settembre 2025 – Decifrare i meccanismi molecolari alla base della sclerosi multipla e “riavvolgere il nastro” delle cellule, in modo da arrivare a terapie personalizzate: è l'obiettivo del progetto vincitore di uno degli starting grant da 1,5 milioni di euro assegnati dal Consiglio europeo per la ricerca – l’Erc, organismo dell’Unione Europea – che verrà portato avanti dalla ricercatrice Martina Absinta all'Humanitas University di Milano.
Quante persone ne sono colpite
Gli starting grant sono dedicati ad assistere i giovani scienziati all'inizio della loro carriera. "La sclerosi multipla è sempre stato un mio grande interesse", commenta Absinta. "Vincere un finanziamento Erc è un'enorme soddisfazione professionale – aggiunge – e consentirà al mio team di portare avanti uno studio ambizioso su una malattia che in Italia riguarda oltre 144mila persone, con oltre 3.500 nuove diagnosi ogni anno".
La chiave dell’invecchiamento cerebrale
Il progetto di Absinta e dei suoi collaboratori si divide in due parti: la prima punta a comprendere quali meccanismi molecolari sono responsabili per l'invecchiamento cerebrale precoce, e a questo scopo le cellule dei pazienti verranno riportate allo stadio di cellule staminali, in modo da studiare anche i geni coinvolti.
La seconda parte, invece, si concentra sulle tecniche per riconoscere le cosiddette 'lesioni croniche attive', cioè lesioni del sistema nervoso centrale che compaiono in alcuni pazienti e che indicano una prognosi peggiore. L'obiettivo è comprendere il perché e riuscire, così, a personalizzare sempre più le terapie.
Lo Starting Grant
Lo Starting Grant del Consiglio europeo per la ricerca è uno dei finanziamenti più prestigiosi a livello internazionale per giovani scienziati. Il riconoscimento, conferito su base altamente competitiva dalla Commissione europea, consentirà di sostenere il progetto per 5 anni con 1,5 milioni di euro. È rivolto a ricercatrici e ricercatori promettenti all’inizio della loro carriera indipendente. Si tratta di un bando estremamente selettivo: per l’assegnazione del 2025 sono state presentate quasi 4mila domande, di cui circa il 28% provenienti dal settore delle Scienze della Vita, con un tasso di successo atteso intorno al 12%.

Cos’è la sclerosi multipla
La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria e degenerativa che può colpire diverse parti del sistema nervoso centrale (cervello, midollo spinale, nervo ottico): comporta la perdita di mielina, ovvero la “guaina isolante” che ricopre le fibre nervose e che permette la trasmissione rapida ed efficiente degli impulsi. Si tratta di una malattia multifattoriale le cui cause sono ancora poco chiare e per la quale, sebbene non ci siano ancora cure risolutive, esistono trattamenti capaci di rallentare il decorso e ridurre gravità e frequenza degli attacchi acuti. Il processo progressivo di demielinizzazione può provocare aree di perdita o lesione della mielina, che vengono definite placche.
I sintomi
Possono presentarsi ovunque nel sistema nervoso centrale, in particolare nei nervi ottici, cervelletto e midollo spinale. Le placche possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici (dette sclerosi). La sclerosi multipla può manifestarsi con sintomi anche molto diversi tra loro – fatica, disturbi cognitivi, del linguaggio, dolore, depressione e molti altri ancora – che dipendono dall’entità e dalla sede della lesione nel sistema nervoso centrale.Ed è al momento una malattia cronica, per la quale non esiste al momento una cura definitiva, ma sono disponibili numerose terapie che modificano il suo andamento, rallentandone la progressione.
I numeri in Italia e nel mondo
La sclerosi multipla, come ricorda l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) può esordire ad ogni età della vita, ma è più comunemente diagnosticata nel giovane adulto tra i 20 e i 40 anni. Le persone con sclerosi stimate nel mondo sono circa 2,8 milioni, di cui 1.200.000 in Europa e circa 144.000 in Italia. Il numero di donne con sclerosi multipla è quasi triplo rispetto agli uomini.