REDAZIONE SALUTE

In Italia il 17% degli adolescenti fuma sigarette. Dallo Ieo di Milano l’appello dei medici: “È il primo fattore di rischio per i tumori ai polmoni da adulti”

La campagna di sensibilizzazione in vista della Giornata mondiale contro il fumo del 31 maggio coinvolge il mondo delle scuole. Il professor Filippo De Marinis dell’Istituto europeo di Oncologia: “Ogni anno in Italia 35mila decessi per cancri polmonari, la prevenzione è fondamentale”

Almeno il 17% dei giovani ha fumato una sigaretta, e la diffusione del "vizio" progredisce negli anni

Almeno il 17% dei giovani ha fumato una sigaretta, e la diffusione del "vizio" progredisce negli anni

Milano, 16 maggio 2025 – In Italia il 17% degli adolescenti ha fumato almeno una sigaretta nel corso della vita. In particolare, il vizio è più diffuso tra le giovani rispetto ai maschi (19% vs 14%) e tende a crescere con il passare degli anni (7% tra i 13enni contro il 38% tra i 17enni). La scuola può essere il luogo dove promuovere la prevenzione oncologica che deve iniziare tra i banchi con speciali lezioni sugli stili di vita sani.  

Oltre al fumo di sigarette c'è anche quello, altrettanto pericoloso, di cannabinoidi
Oltre al fumo di sigarette c'è anche quello, altrettanto pericoloso, di cannabinoidi

La campagna “Respiriamo insieme” 

Per questo l'Aiot, Associazione italiana di oncologia toracica, da 4 anni sostiene “Respiriamo insieme”, una campagna nazionale di sensibilizzazione sui tumori toracici indirizzata ai giovani studenti per aumentare la consapevolezza sui pericoli indotti dal vizio del fumo ed è indirizzata anche alle famiglie e al personale scolastico. Ogni anno viene organizzata una sfida tra le scuole con la produzione di brevi cortometraggi, storie illustrate e opere d'arte ispirate alla prevenzione e alla lotta al tabagismo. I claim, o slogan, adottati per la campagna di sensibilizzazione e prevenzione fra i giovanissimi sono particolare efficaci e adottano un linguaggio chiaro e diretto: “Se smetti di fumare meno soldi dovrai sprecare”; o ancora “Meglio un panino con la porchetta che fumare una sigaretta”. 

Il fumo è la causa prima del cancro ai polmoni
Il fumo è la causa prima del cancro ai polmoni

Sono stati realizzati anche dei brevi spot televisivi della durata massima di 1 minuto e 30 secondi. “Vuoi una sigaretta? Anche no!” è stato il claim al centro della competizione per le scuole secondarie di secondo grado. Durante l'intera campagna è stato distribuito del materiale scientifico-divulgativo. Inoltre, in alcune classi, sono stati organizzati incontri di approfondimento della patologia con un oncologo. 

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Tumore al polmone: come candidarsi allo screening per forti fumatori (che può farti smettere con le sigarette)

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"Tra i tumori toracici quello al polmone è di gran lunga il più diffuso e rappresenta la neoplasia con la più alta mortalità al mondo – sottolinea Filippo De Marinis, presidente Aiot e direttore dell'Oncologia toracica dello Ieo, Istituto europeo di oncologia di Milano –. Causa ogni anno circa 1,8 milioni di decessi, di cui oltre 35mila si verificano solo in Italia. È una malattia di cui si parla ancora troppo poco ed è spesso vissuta dai pazienti come un tabù e con lo stigma del tumore incurabile. Nel 20% dei casi interessa persone che non hanno mai fumato in vita loro".  

Quello che colpisce i polmoni è il tumore più diffuso dopo quelli al seno e al colon-retto
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Decessi e costi sanitari 

Il tumore al polmone è il terzo più diffuso in Italia con 44.831 diagnosi nel 2024, e il principale fattore di rischio è il fumo di sigaretta: l'80% delle diagnosi di cancro ai polmoni riguarda i fumatori. Si tratta quindi della neoplasia più frequente dopo quella al seno e al colon-retto. Secondo una stima, il fumo è responsabile di oltre 8 milioni di morti ogni anno nel mondo, inclusi 1,2 milioni causati dal fumo passivo. In Italia, il fumo uccide circa 90.000 persone all'anno, con un costo stimato di oltre 26 miliardi di euro per la sanità. 

Fattore età e prevenzione 

“Il tabagismo è il più rilevante fattore di rischio – sottolinea De Marinis – Per tutti questi motivi abbiamo deciso, per il quarto anno di fila, di avviare la nostra consueta campagna. È un'iniziativa che intende aiutare gli studenti a riflettere, in maniera critica e creativa, sul ruolo fondamentale della prevenzione". Aggiungono Ilaria Attili e Carla Corvaja dell'Oncologia toracica Ieo: "È un tumore che presenta un forte impatto sulla popolazione dei Paesi industrializzati. La sua incidenza tende a incrementare con l'aumentare dell'età e oltre un terzo di nuovi casi è diagnosticato in persone con più di 70 anni. Tuttavia la prevenzione deve iniziare da giovanissimi, soprattutto tenendosi alla larga da un'abitudine pericolosa e ancora sottovalutata come il tabagismo. È ampiamente dimostrata la strettissima correlazione tra le neoplasie polmonari e le sigarette. I forti fumatori hanno un rischio 60 volte superiore ai non fumatori di sviluppare la malattia". 

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L’importanza della diagnosi 

Non solo prevenzione. "Abbiamo voluto incentivare una corretta informazione anche verso un gruppo di malattie oncologiche su cui persistono molti luoghi comuni – evidenzia Rossella Spinetti, tesoriere Aiot –.  Le terapie disponibili si sono evolute nel corso degli anni e abbiamo ottenuto risultati importanti, anche in termini di sopravvivenza. È poi molto importante avere diagnosi il più possibile precoci e cioè quando la malattia è potenzialmente guaribile. Questo potrebbe teoricamente portare ad una significativa riduzione dei tassi di mortalità".  

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Medici in prima linea 

E proprio per combattere con procedure sempre più mirate il tumore ai polmoni, la strada maestra che stanno percorrendo gli oncologi è quella delle terapie personalizzate, come si sta facendo all’ospedale San Raffaele di Milano assieme alla Fondazione Umberto Veronesi. San Raffaele e Fondazione Umberto Veronesi hanno sviluppato anche la piattaforma Aria, uno screening integrato per la prevenzione, la diagnosi precoce e la terapia personalizzata del cancro al polmone e delle malattie cardiovascolari. 

La Giornata mondiale antifumo 

Il 31 maggio in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro il fumo, istituita per la prima volta nel 1988 in occasione del 40esimo anniversario dall’istituzione dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Secondo una stima, il fumo è responsabile di oltre 8 milioni di morti ogni anno nel mondo, inclusi 1,2 milioni causati dal fumo passivo. In Italia il fumo uccide circa 90.000 persone all'anno, con un costo stimato di oltre 26 miliardi di euro per la sanità.