REDAZIONE SALUTE

La sfida all’obesità dell’Humanitas: combattere (e gestire) una condizione sempre più diffusa

Esperti a confronto con l’obiettivo di fronteggiare l’eccesso ponderale estremo come un problema di salute pubblica. Riflettori puntati anche su comorbilità, utilizzo dell’Intelligenza artificiale e nuovi sviluppi di una patologia cronica

Obesità: sull'eccesso ponderale pesano soprattutto le abitudini scorrette nell'alimentazione

Obesità: sull'eccesso ponderale pesano soprattutto le abitudini scorrette nell'alimentazione

Milano, 24 giugno 2025 – L’obesità: un problema sanitario con un rilevante costo sociale che va inquadrato – e trattato – con un approccio sempre più a 360°. Sono 64mila le persone che in Italia perdono la vita, ogni anno, per le conseguenze dirette dell’eccesso ponderale, inteso sia come sovrappeso sia come obesità. Il costo stimato sul sistema sanitario nazionale è di 4,5 miliardi di euro. 

È in questo contesto che si inserisce il congresso “Ri-evoluzione metabolica: nuove frontiere nella gestione dell’obesità”, in programma il 27 e 28 giugno 2025 al Centro congressi Humanitas di Rozzano.

Due giornate di confronto scientifico, promosse dal Centro per le malattie metaboliche e della nutrizione di Humanitas, diretto dal professor Roberto Vettor, che vedranno la partecipazione dei principali esperti nazionali e internazionali.

La riflessione

“L’obiettivo del congresso – sottolineano i responsabili scientifici, il dottor Marco Mirani e il professor Roberto Vettor – è fornire ai clinici strumenti aggiornati e multidisciplinari per affrontare una condizione cronica sempre più diffusa, che richiede una presa in carico personalizzata e continua, al di là della semplice perdita di peso”. 

Il congresso vuole essere anche un momento di riflessione culturale, oltre che scientifica, su come affrontare una condizione che, oltre all’impatto clinico, comporta un forte stigma sociale e psicologico.

L’ordine del giorno

Il programma affronta l’obesità in tutte le sue dimensioni: dalla fisiopatologia alla clinica, dalla genetica alle comorbilità metaboliche, cardiovascolari, epatiche e renali, dall’uso dell’Intelligenza Artificiale nell’analisi dei big data alle più moderne opzioni terapeutiche, che spaziano dalla nutrizione alla chirurgia bariatrica, fino ai nuovi farmaci poliagonisti progettati per attivare simultaneamente più recettori ormonali coinvolti nella regolazione del comportamento alimentare e del metabolismo energetico, ma con importanti estensioni benefiche sulle malattie cardiovascolari, epatiche e sulla malattia diabetica.

Non mancheranno sessioni dedicate alla differenza di genere, alla gestione dell’obesità nei pazienti con diabete di tipo 1 e 2, e alle implicazioni cliniche delle obesità rare che rappresentano un modello geneticamente determinato che ci aiuta a comprendere le forme più comuni dell’obesità.

Un elemento emergente è quello della obesità sarcopenica che è una condizione in cui all’aumento della massa grassa, in particolare in sede ectopica, corrisponde una riduzione di quella muscolare impattando sulla qualità e aspettativa di vita, soprattutto negli anziani e nei pazienti affetti da altre cronicità.

Il contesto

L’evento rientra nell’impegno di Humanitas a fronteggiare l’obesità come sfida di salute pubblica, puntando su Ricerca scientifica, innovazione tecnologica e approccio integrato al paziente.

Per questo è nato il Centro per le malattie metaboliche e della nutrizione di Humanitas, che si occupa della presa in carico di persone con obesità e patologie correlate, grazie a un’équipe multidisciplinare e a percorsi personalizzati nei Centri medici Humanitas Medical Care diffusi sul territorio.

Questa organizzazione è stata riconosciuta come Centro collaborativo Easo dall’European association for the study of obesity. La rete riunisce centri accreditati da tutta Europa per contribuire allo sviluppo di linee guida condivise su diverse tematiche legate alla gestione dell’obesità, attraverso il confronto di competenze.