
Rozzano, il municipio
Duello all’ultimo voto per le prossime amministrative a Rozzano, nel Milanese: Ferretti Jr. vs. Messi. Le uniche cose che accomunano i due schieramenti politici sono la sospensione della campagna elettorale in segno di lutto per la morte di Papa Francesco, durante la giornata dei funerali, e il fatto di avere entrambi come candidato sindaco «un giovane». Per il centrodestra c’è Mattia Ferretti, 36 anni, laureato in Economia e commercio con un master in International Business e un’esperienza da bartender in Scozia. Oggi gestisce le aziende di famiglia, tra cui una società di trasporti. Dall’altra parte, per il centrosinistra, c’è Leo Messi, 37 anni, manager di una multinazionale leader nel settore energetico. Una campagna elettorale senza esclusione di colpi e con molta passione, come da tradizione a Rozzano. Il centrosinistra ha governato per lungo tempo, fino a sei anni fa, quando il centrodestra, guidato da Gianni Ferretti, ha conquistato il Comune. Ferretti è stato un sindaco molto amato, tanto da essere rieletto per un secondo mandato, ma è mancato pochi mesi dopo, durante un ricovero in ospedale. La sua scomparsa ha suscitato una forte ondata di commozione in città e ha spinto suo figlio, Mattia, a candidarsi su richiesta di tutte le forze del centrodestra, con l’obiettivo di portare avanti i progetti avviati dal padre — primo fra tutti, il recupero del centro cittadino, già in parte avviato. Dall’altra parte c’è, appunto, Leo Messi: un volto nuovo della politica locale, che ha l’appoggio di tutto il centrosinistra. Alle scorse elezioni, i candidati erano cinque, ora solo due: uno scontro diretto tra centrodestra e centrosinistra. È già cominciata la parata dei «big» nazionali. Dopo Giuseppe Conte, atteso anche Roberto Vannacci.
Massimiliano Saggese