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Desio: campagna blitz dopo il ’terremoto’

Monza e Brianza, nel Comune più popoloso della tornata si parla di Pedemontana

Municipio di Desio in una foto di archivio

Quattro candidati in corsa per la conquista della poltrona di sindaco nella città che è anche la più grande della Lombardia chiamata al voto in questa tornata. Breve e inattesa la campagna elettorale, dovuta alle dimissioni in massa protocollate da 16 consiglieri comunali (otto di maggioranza e otto di opposizione), atto che aveva posto fine in anticipo all’esperienza del sindaco Simone Gargiulo. Ora il centrodestra ci riprova con Andrea Villa, e vicesindaco nella precedente amministrazione. Volto noto in Brianza, già commissario provinciale della Lega, sarà sostenuto anche da Fratelli d’Italia (che è riuscita a ricompattarsi dopo l’allontanamento dei quattro ex consiglieri che si erano dimessi a gennaio) e da Forza Italia (che era all’opposizione). L’avversario numero uno di Villa è senza dubbio Carlo Moscatelli, leader della coalizione che riunisce il Partito Democratico, Italia Viva e il Polo Civico. Proprio questo è la novità delle elezioni desiane: il raggruppamento delle civiche - Desio Viva, Desio Libera e Insieme per Desio - in cui sono confluiti anche l’ex consigliere della Lega e i dimissionari di FdI. Anche nel centrosinistra, tuttavia, le acque sono un po’ agitate. Al di là della convivenza tra idee diverse, bisogna fare i conti con gli altri candidati. Alessio Alberti si presenta come centrista, sostenuto dalla sua civica Desio Popolare, da Azione e dal Partito Repubblicano. Cerca di intercettare il voto dei moderati. Tentativo opposto, invece, quello di Iaia Piumatti: unica donna in lizza, è a capo di una coalizione che riunisce Sinistra per Desio e Movimento 5 Stelle. Proprio con il supporto dei pentastellati, punta a ottenere il voto de cittadini contrari alla realizzazione della Pedemontana.

Gualfrido Galimberti

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