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Politica

Elezioni Regione Lombardia 2028, il via al tavolo: Del Bono in pole, Sala in agguato. Il Patto Civico: si scelga insieme

Il 14 luglio al Pirellone il primo confronto tra i partiti del centrosinistra per la missione impossibile. Il monito: oggi né il potenziale candidato né il progetto costruito per lui hanno le carte per vincere

Emilio Del Bono, 59 anni, ala cattolica del Pd, vicepresidente del Consiglio regionale

Emilio Del Bono, 59 anni, ala cattolica del Pd, vicepresidente del Consiglio regionale

Milano – La prima riunione è in programma il 14 luglio al Pirellone: vi prenderanno parte Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Patto Civico e Azione-Italia Viva. Sul tavolo il piano “Lombardia 2028”, vale a dire: la missione (finora) impossibile per il centrosinistra di vincere le elezioni Regionali e andare al governo della Lombardia. Sì, proprio così: la scadenza non è vicina, ma stavolta le opposizioni partono per tempo, con buon anticipo, soprattutto rispetto al 2023, quando il braccio di ferro tra i due Pierfrancesco del Pd, Majorino e Maran, e l’incertezza su chi avrebbe guidato la coalizione nella sfida al governatore uscente, Attilio Fontana, si protrassero fino a poche settimane prima dell’apertura dei seggi.

Ora un candidato governatore c’è già o, perlomeno, c’è un candidato avanti nella corsa: Emilio Del Bono, ex sindaco di Brescia, esponente dell’ala cattolica del Pd, vicepresidente del Consiglio regionale. Oggi è lui il primo manovratore del piano “Lombardia 2028”. Ma non è detto che da qui alle urne la situazione resti cristallizzata. E per almeno due motivi: nelle scorse settimane è emerso un altro possibile candidato, quel Giuseppe Sala che dal 2027 non sarà più sindaco di Milano né potrà ricandidarsi.

Ora Sala ha altro a cui pensare, a partire dalle Olimpiadi Invernali del 2026, ma solo 4 mesi fa, ai microfoni di Radio 24, aveva risposto in modo sibillino sull’eventualità di correre per Palazzo Lombardia: “Mai dire mai”.

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Il secondo motivo è che nella coalizione non tutti sono disposti ad accettare la candidatura di Del Bono senza un confronto preventivo, senza condivisione. Temi, quelli del confronto e della condivisione, che il Patto Civico pone in una nota del segretario politico Valter Andreazza in parallelo alla necessità di un riconoscimento delle istanze e del valore del civismo: “Nel centrosinistra da tempo sentiamo parlare di diversi progetti in vista delle prossime Regionali, a partire dal laboratorio “Lombardia 2028“, che vede come protagonista Del Bono. Un progetto che, pur con una origine tutta interna al Pd, merita attenzione”. Ma “le alleanze si costruiscono attraverso una reale condivisione di intenti e progetti; a partire da questa considerazione siamo preoccupati dal fatto che alcune iniziative, azioni e progettualità che stanno nascendo sembrano riproporre schemi politici del passato anziché provare a fare scatti in avanti col coraggio di prefigurare scenari politici differenti e davvero innovativi”.

Da qui le conclusioni: “Ecco perché pensiamo che, allo stato attuale, né il potenziale candidato né il progetto Lombardia 2028 rispondano appieno ai requisiti necessari per scardinare il potere della destra (...). È necessario, quindi, proseguire a ricercare insieme il candidato migliore, la migliore coalizione possibile e la progettualità più utile per il 2028 e il Patto Civico intende mettersi a disposizione, ma ad una condizione: va compreso da tutti che il civismo rappresentato dal Patto Civico non è la manifestazione di una lista raccattavoti ma un ponte tra esperienze civiche autentiche per una visione inclusiva e responsabile della Regione”.