
Attilio Fontana, governatore della Lombardia
Milano, 7 luglio 2025 – Attilio Fontana è al nono posto nella classifica del Sole 24 Ore sui governatori più amati. Il presidente della Regione Lombardia conferma la posizione ottenuta nell’edizione 2024 della speciale graduatoria, tuttavia nell’indice di gradimento perde 3 punti passando al 52% rispetto al 55% dello scorso anno.
E’ quanto emerge dalla classifica Governance Poll sul gradimento dei primi cittadini e governatori, realizzata dall'Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore, resa nota questa mattina, lunedì 7 luglio. Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 66,5%) si conferma in cima alla classifica dei più amati tra i governatori, davanti a Luca Zaia (Veneto, 66%). Chiude il terzetto di testa un altro governatore di centrodestra, Alberto Cirio (Piemonte, 59%) per la prima volta sul podio.
Altra novità in quarta posizione. Si tratta del primo presidente di centrosinistra in classifica, vale a dire Eugenio Giani (Toscana, 58%) che precede a sua volta un terzetto tutto meridionale, composto da Roberto Occhiuto (Calabria, 58%), Renato Schifani (Sicilia, 56%) e Vincenzo De Luca (Campania, 54,5%). Completano la top ten Michele De Pascale all’ottavo posto (Emilia-Romagna, 54%) e, noni a pari merito, Stefania Proietti (Umbria, 52%) e appunto Attilio Fontana (Lombardia, 52%).
"Il trend complessivo è prevalentemente in diminuzione rispetto al consenso ottenuto nell'urna - commenta Antonio Noto, direttore dell'Istituto demoscopico Noto Sondaggi che ha condotto l'indagine per Il Sole 24 Ore - questo è vero anche per molti che occupano la parte alta della classifica. La peculiarità degli amministratori è la prossimità, e in un contesto in cui la politica nazionale sembra sempre più rivolta agli scenari internazionali, oltre che a quelli del perimetro nazionale, restano proprio Governatori e primi cittadini (c’è anche la classifica dei sindaci, ndr) a far fronte alle esigenze del territorio e se qualcosa non funziona, che sia o meno responsabilità dei sindaci o dei presidenti di Regione, è a loro che i cittadini addebitano la colpa in prima istanza. Chi governa localmente diventa nella pratica un parafulmine rispetto a responsabilità che non gli competono”, continua Noto, che poi conclude: “Il Governance Poll non va assolutamente confuso con le intenzioni di voto. Non si analizza uno scenario competitivo con altri concorrenti, ma la scelta posta agli intervistati riguarda solo l'amministratore in carica, a prescindere dall'appartenenza politica, che non viene menzionata nell'intervista. Questo fa sì che il giudizio si concentri esclusivamente sull'operato e solo in tal senso vanno interpretati i dati. Il Governance Poll non è una proiezione del consenso quando si voterà, considerando che la decisione del voto segue anche logiche di appartenenza politica al di là del livello di gradimento dell'amministratore in carica”.