REDAZIONE MANTOVA

Mantova, si scontra in moto con un’auto guidata da un pensionato: muore il carabiniere Mario Sicilia, aveva 31 anni

Lo schianto questa mattina in viale Pompilio contro il Fiat Doblò guidato da un 77enne di Castellucchio non gli ha lasciato scampo. Era papà di una bambina di due anni. Choc e dolore fra i commilitoni

Mario Sicilia è ricordato dai commilitoni e dai vertici dell'Arma con affetto e commozione

Mario Sicilia è ricordato dai commilitoni e dai vertici dell'Arma con affetto e commozione

Mantova, 12 agosto 2025 – Lo scontro con un furgoncino Fiat Doblò guidato da un uomo di 77 anni di Castellucchio non ha lasciato scampo, questa mattina a Mantova, a un giovane carabiniere in forze al comando provinciale del capoluogo. Mario Sicilia, il suo nome, classe 1993, si trovava in sella alla sua moto Yamaha, in viale Pompilio, quando intorno alle 10 l’impatto col veicolo guidato dal 77enne – a bordo con lei c’era la moglie di 75 anni – impegnato in una manovra di svolta per entrare alla casa di cura San Clemente, si è rivelato fatale. Il carabiniere è stato subito soccorso da un’ambulanza del 118. Dopo i primi soccorsi sul luogo dell’incidente, la corsa disperata al vicino ospedale Carlo Poma. Nonostante tutte le manovre messe in atto dai medici, purtroppo il giovane è spirato al suo arrivo in pronto soccorso. Sul posto le pattuglie della Polizia locale per i rilievi.

L’ingresso nell’Arma nel 2019 

Mario Sicilia era nato a Caltanissetta il 18 dicembre 1993, si era arruolato nell’Arma dei carabinieri nel 2019 e, dopo aver frequentato il corso di formazione presso la Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria, dal 2020 ad oggi ha prestato servizio presso la stazione dei carabinieri del capoluogo di via Chiassi. Lascia la compagna e una bambina di due anni. 

Lo choc e il dolore

Dolore, lacrime e commozione fra i colleghi e i vertici dell’Arma dei carabinieri sia a Mantova sia a Milano e a Roma. Tutti lo ricordano con affetto. Il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vincenzo Di Stefano, in una nota, si è stretto con tutti carabinieri al dolore della famiglia del giovane. "Dai commilitoni – sono le parole di Di Stefano – viene ricordato come un ragazzo straordinario, sempre disponibile, allegro e cordiale. Era un punto di riferimento per tutti i colleghi, specie per i più giovani. Lascerà un vuoto incolmabile in tutta l’Arma dei carabinieri".