REDAZIONE POLITICA

Saronno: il polo civico, il centrodestra unito e l’ala progressista divisa in due

Varese, corsa a quattro dopo 6 mesi di stallo, l’ex Isotta Fraschini tema caldo

Il palazzo municipale di Saronno

Dopo sei mesi di crisi, una vera agonia politica, a Saronno è scattata una campagna elettorale lampo, ufficialmente una corsa a quattro. A contendersi la poltrona di sindaco saranno Novella Ciceroni, Augusto Airoldi, Ilaria Pagani e Rienzo Azzi, sostenuti da coalizioni profondamente diverse tra loro per visione e composizione. Restano fuori dalla competizione 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, che non presentano liste. La prima a scendere in campo è stata Ciceroni, sostenuta dalla civica Obiettivo Saronno, che ha generato due nuove liste: Idea Futuro (giovani under 30) e Saronno SiCura. Progetto interamente civico, punta al consenso di chi cerca un cambiamento netto. Nel centrosinistra si è consumata una spaccatura. Da una parte Airoldi, sindaco uscente, che corre con Saronno Civica e la neonata Percorso Democratico, dove sono confluiti ex assessori ed ex esponenti del Pd. Si propone come continuità amministrativa, ma deve fare i conti con la divisione del fronte progressista. Dall’altra parte c’è Pagani, sostenuta dal Pd, da Tu@Saronno – la civica più longeva della città – e da Insieme per crescere, nata in seno ad Azione e con il coinvolgimento di attivisti di Italia Viva: il suo programma è centrato su pari opportunità, inclusione e rilancio dei servizi. Il centrodestra si presenta compatto con Azzi, scelto da FdI, Lega e FI, che hanno deciso di correre senza liste civiche per puntare su un progetto politico «affidabile» orientato al rilancio della città. Tra i temi che hanno scaldato il dibattito il futuro dell’ex Isotta Fraschini e il collegamento ferroviario tra Saronno e Milano Centrale, che rischia di essere ridimensionato.

Sara Giudici

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