NICOLETTA PISANU
Cronaca

Omicidio di Vigevano, Luca Leone accoltellato per i soldi. Il killer conferma la versione: “Non mi pagava la droga”

Ieri mattina l’udienza di convalida davanti al gip. Il venticinquenne Cleo Koludra Stefanescu resta dietro le sbarre

Da sinistra Cleo Koludra Stefanescu, venticinquenne romeno, ha ucciso Luca Leone, quarantaduenne italiano, a Vigevano

Da sinistra Cleo Koludra Stefanescu, venticinquenne romeno, ha ucciso Luca Leone, quarantaduenne italiano, a Vigevano

Vigevano (Pavia) – Ha risposto alle domande del gip, confermando la sua versione dei fatti. Cleo Koludra Stefanescu, venticinquenne romeno, aveva confessato nelle scorse ore agli inquirenti di aver ucciso Luca Leone, quarantaduenne italiano, a Vigevano all’alba di martedì.

Assistito dal suo avvocato difensore Roberto Grittini, l’indagato ieri ha affrontato l’udienza di convalida, durante la quale ha riepilogato l’accaduto. Come aveva già raccontato, aveva chiesto un incontro per parlare di una questione di soldi, un debito di circa 80mila euro per una grossa partita di cocaina. Poi la situazione era degenerata e Stefanescu aveva tirato fuori il coltello e ucciso Leone: avrebbe spiegato che la presenza dell’arma era motivata dalla paura.

Secondo la ricostruzione dell’accaduto e del contesto, infatti, i due erano stati in affari. Si erano conosciuti in carcere qualche anno fa e avevano un accordo per la vendita di una partita di cocaina da due chili, per un valore appunto di ottantamila euro. Sembra che Stefanescu avesse dato la droga a Leone, il quale però non gli avrebbe corrisposto i soldi. L’indagato ha spiegato che la parte offesa continuava a rimandare, dicendogli poi di lasciar perdere e che appunto conosceva delle persone.

Stefanescu aveva passato il lunedì sera con un amico, prima al bar e poi a casa sua, dove dalla cucina avrebbe preso il coltello diventato poi arma del delitto. Non avrebbe spiegato il motivo del gesto al padrone di casa. Aveva poi chiesto un incontro a Leone, per chiarirsi e chiedergli i soldi della droga. Si erano poi spostati a casa del quarantaduenne ed era sorta una discussione, proseguita poi in cortile perché in casa era presente la moglie della parte offesa. In cortile, come lo stesso Stefanescu ha confessato, ha estratto il coltello e colpito Leone.

Numerosi i fendenti, circa quaranta colpi secondo la prima osservazione del medico legale sul posto, inferti anche quando la vittima era ormai a terra. Poi, Stefanescu ha avvisato il suo legale e ha chiamato le forze dell’ordine: il venticinquenne è stato individuato dai carabinieri poco lontano dal luogo dell’accaduto ed è stato arrestato. Ieri, al termine dell’udienza di convalida, il gip ha confermato la misura della detenzione in carcere.