
Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi: dalla scorsa primavera l'omicidio di Garlasco monopolizza l'attenzione dei media e degli italiani
Garlasco (Pavia), 17 giugno 2025 – La riapertura delle indagini sulla morte di Chiara Poggi tiene banco sui media italiani, che negli ultimi 30 giorni hanno citato il delitto di Garlasco 7.957 volte. È quanto emerge dal monitoraggio svolto da Mediamonitor.it, che ha raccolto le citazioni relative al caso di omicidio, avvenuto nel 2007, nel periodo compreso fra martedì 13 maggio e giovedì 12 giugno.
Analizzando i soli dati relativi alle principali emittenti televisive e radiofoniche, dall'indagine di Mediamonitor.it risulta che la voce "delitto di Garlasco" sia stata pronunciata 3.181 volte, (circa una ogni 13 minuti): una manciata in più rispetto a Chiara Poggi, menzionata 3.121 volte.
Sul “podio” anche Sempio e Stasi
Andrea Sempio, indagato per omicidio nella nuova inchiesta della Procura di Pavia, ottiene più citazioni (2.943) di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione (2.518); nettamente inferiore, in termini di menzioni, la presenza su radio e tv del fratello della vittima, Marco Poggi (921), mentre uno degli elementi chiave dell'indagine, la cosiddetta "impronta 33" attribuita a Sempio che sembrerebbe essere andata distrutta,
ottiene 503 citazioni.

Paola e Stefania Cappa
La riapertura delle indagini ha acceso nuovamente i riflettori sulle cugine di Chiara Poggi, le sorelle Paola e Stefania Cappa: pur non essendo mai state indagate, si è tornato a parlare di loro soprattutto perché la Procura di Pavia ha disposto l'acquisizione del loro Dna per l'incidente probatorio. L'analisi di Mediamonitor.it attribuisce alla voce "gemelle Cappa" 780 menzioni; la più citata fra le due è Stefania (464 a fronte delle 248 di Paola).

I legali alla ribalta
Alla ribalta anche i legali: ad avere la maggiore visibilità fra loro è Angela Taccia (443), avvocata e amica di Sempio "bacchettata" dall'Ordine per le sue esternazioni sui social, seguita dal collega Massimo Lovati (396), noto per le sue dichiarazioni fuori dal coro e per la sua teoria, suggeritagli da un sogno, dell'omicidio di Chiara Poggi avvenuto per mano di un sicario, e da Antonio de Rensis (262), difensore di Alberto Stasi.